Limite di trenta chilometri orari in città: «Prima fase di applicazione»

Limite di trenta chilometri orari in città: «Prima fase di applicazione»
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Se le vibrate proteste degli automobilisti a Bologna sono diventate un caso nazionale per l’istituzione delle "Zone 30" - dopo la raffica di multe per i controlli con il telelaser degli agenti di Polizia Locale - sostenendo che non è possibile circolare in città rispettando un limite così basso, ad Aosta lo stesso provvedimento è passato quasi inosservato da quando, nel luglio del 2020, è entrato in vigore con tanto di segnaletica orizzontale e verticale. Infatti, eccetto qualche mugugno sui social, non si registrarono reazioni degne di nota, a differenza di quanto accaduto successivamente per i disagi provocati dai cantieri per le piste ciclabili con la conseguente eliminazione di centinaia di parcheggi a pagamento e gratuiti. Forse perché visti i numerosi attraversamenti pedonali, incroci e semafori presenti nella nostra città non era possibile già prima dei nuovi limiti andare molto più veloce. L’obiettivo delle “Zone 30” è sintetizzato nello slogan “Verso una mobilità a misura dei cittadini”. Infatti, per definizione sono “Un ambito urbano circoscritto che garantisce maggior sicurezza agli utenti deboli della strada”, quindi pedoni e ciclisti. Però un dubbio è lecito: ma è proprio vero che questo limite di velocità viene rispettato rigorosamente ad Aosta oppure semplicemente nessuno si lamenta perché non vengono attuati controlli con le relative contravvenzioni per chi lo viola? A quanto pare l’indifferenza degli automobilisti aostani per le “Zone 30” è dovuta proprio al fatto che finora non sono state fatte multe come invece è successo a Bologna, anche se la vicesindaca con delega alla Polizia Locale Josette Borre precisa che «E' compito dei nostri agenti, nel loro normale operato, sanzionare queste come altre infrazioni stradali, dal passaggio con il semaforo rosso alla sosta selvaggia. In questo momento, tuttavia, direi che siamo in una prima fase di applicazione e posso affermare che non abbiamo registrato particolari polemiche su questo limite di velocità». Tutta la città diventerà una “Zona 30” oppure il limite di velocità non verrà ulteriormente esteso? «Al momento non è previsto un incremento delle “Zone 30”, anche se questo non vuol dire che se nascessero nuove esigenze o necessità ciò non possa avvenire. - ammette la vicesindaca Josette Borre - Questo provvedimento va nella direzione di garantire una maggiore sicurezza in città, tra l'altro spesso dalla Questura viene sollecitato un maggiore monitoraggio delle aree limitrofe al centro dove in effetti la velocità dei veicoli è troppo alta. In città, certamente, non tutti vanno veloci ma purtroppo sappiamo che una minoranza di automobilisti non sempre è corretta». Dal canto suo, il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Matteo Salvini ha ribadito di recente che non ci saranno città con limiti di 30 chilometri orari estesi a tutto il territorio, ma solo in determinate zone circoscritte e motivate.

I cartelli stradali che segnalano il limite di velocità di 30 chilometri orari all’inizio di via Chambéry ad Aosta e, a destra, la vicesindaca con delega alla Polizia Locale Josette Borre

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