Liberazione, un altro 25 aprile virtuale

Liberazione, un altro 25 aprile virtuale
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A causa dell’emergenza sanitaria in corso, il 25 aprile anche quest’anno non potrà essere ricordato con cortei e manifestazioni. Tutte le sezioni dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia-Anpi della Valle d'Aosta, in collaborazione con la Presidenza della Regione, stanno lavorando affinché venga costituita una piazza virtuale per condividere le foto scattate nei Comuni dove verranno deposte le corone in ricordo dei caduti e allo stesso tempo raccoglieranno le immagini che verranno inviate per l'iniziativa intitolata «Strade di Liberazione» con la quale l'Anpi invita a deporre un fiore sotto le targhe di vie o piazze dedicate ad antifascisti e partigiani. Le immagini postate sulla pagina facebook, inviate su messanger o via mail all’indirizzo anpi.vda@gmail.com verranno raccolte in un video.

Vi sono altre 2 iniziative centrali: il Memoriale della Resistenza Italiana e la Staffetta della Liberazione. Il Memoriale è online da lunedì scorso, 19 aprile, sul portale www.noipartigiani.it, grazie ad un lavoro durato 2 anni promosso dalla Presidenza nazionale Anpi, con il contributo del sindacato Spi-Cgil e curato da Laura Gnocchi e Gad Lerner. Si tratta di 500 video-testimonianze di partigiane e partigiani che l'associazione mette a disposizione della cittadinanza. Nel primo grande blocco di interviste sono presenti 3 racconti riferiti alla Resistenza valdostana: Michel Arlian, Piergiorgio Betti e Pietro Parisi. Michel Arlian, nato in Francia il 17 gennaio 1931, è il più giovane partigiano valdostano appartenente alla 13esima Banda Emile Chanoux operante a Trois-Villes di Quart. Piergiorgio Betti, nato a Torino il 6 ottobre 1930, ha operato come staffetta per la Banda Lexert a Fénis. Pietro Parisi, nato a Cisternino in provincia di Brindisi il 6 luglio 1924, era invece un partigiano della 176esima Brigata Garibaldi Gramsci con il nome di battaglia “Brindisi”. La Staffetta della Liberazione invece dalle 10.15 alle 18 del 25 aprile proporrà una diretta facebook che prevede collegamenti esterni, letture, musica, incontri, presentazioni di libri, testimonianze partigiane.

Per quello che riguarda le proposte regionali, purtroppo diverse iniziative che erano state programmate - come un concerto con i ragazzi della scuola Martinet e il trail della memoria - sono saltate. Non potendo essere presenti fisicamente nei luoghi della Resistenza, l'Anpi ha pensato di creare un video che farà conoscere gli eventi drammatici che, ognuno di essi, ricorda. Prodotto da Combat Direct con le musiche donate dai «19 o clock» e «l'Orage» viene pubblicato oggi sabato 24 aprile insieme a quello che parlerà del trail «I sentieri e i luoghi della Memoria».

Domenica ad Aosta la celebrazione del 76esimo della Liberazione si articolerà in due momenti: alle 8,30 verrà deposta una corona al Monumento ai caduti nel Giardino della Rimembranza di via Festaz; alle 8,45 un’altra corona sarà deposta al Monumento del Soldato valdostano in piazza Chanoux. Infine, nel pomeriggio, alle 15, un musicista della Banda Municipale eseguirà «Bella Ciao» dal balcone dell’Hôtel de Ville.

«Il 25 aprile - ha detto il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin aprendo la seduta di mercoledì scorso - è uno dei nostri simboli di libertà, è anche emblema di rinascita, di speranza, di fiducia. Il 25 aprile ci ricorda che da una situazione drammatica si può uscire, se c'è la forza di resistere da parte di tutti. 76 anni fa, dalla resistenza e dalla lotta al nazifascismo è nata la nostra democrazia. Oggi come allora, dobbiamo avere la capacità di indirizzare le forze nel resistere, con un rinnovato senso di solidarietà e di rispetto per la libertà degli altri, in modo da poter uscire dalla pandemia che ci sta condizionando e ripartire».

«Festeggiare oggi il 25 aprile significa ricordare la Liberazione e la vittoria della democrazia sul fascismo ma nello stesso tempo esprimere la volontà di esercitare correttamente le nostre prerogative statutarie, figlie della Resistenza e delle lotte dei nostri padri. - si legge invece in una nota del gruppo consigliare dell’Uv - Per rivendicare le nostre legittime aspettative e per potere agire al più presto e con efficacia nel rilancio dell’economia, tutti i consiglieri regionali, al di là delle differenze ideologiche, devono fare fronte comune».

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