Libera e gli studenti ricordano insieme le vittime delle mafie
«La lotta alle mafie è una lotta di cultura, di coscienze e noi abbiamo la responsabilità di curare i semi di tutti coloro la cui vita è stata distrutta dalle mafie, perchè impegnati a combatterle, e di far rifiorire la speranza». Lo ha detto Donatella Corti, presidente dell'associazione Libera Valle d'Aosta, lunedì scorso, 21 marzo, durante la commemorazione della 27esima Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie, che si è tenuta ai giardini Emilio Lussu di Aosta. Alla manifestazione, il cui tema era “Terra mia coltura/cultura”, ha partecipato un centinaio di studenti delle scuole superiori del capoluogo. Erano presenti alcune classi del Liceo linguistico e scientifico Bérard, del Liceo classico artistico e musicale, dell'Itpr Corrado Gex e dell'Istituto tecninco Manzetti, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e del mondo dell'associazionismo valdostano, oltre al questore Ivo Morelli, al sostituto procuratore della Procura di Aosta Manlio D'Ambrosi e ad alcuni esponenti politici, tra cui il presidente del Consiglio comunale di Aosta e segretario del Partito democratico della Valle d'Aosta Luca Tonino.
«Oggi tocca voi, ragazzi, essere attenti, vigili e portatori di un messaggio sano di legalità», è l'invito che il sostituto procuratore Manlio D'Ambrosi ha rivolto ai ragazzi. «La Procura di Aosta - prosegue il magistrato - vigila su tutto ciò che è “reato spia”, cioè su tutte quelle condotte che possono segnalare che in Valle d’Aosta vi sia la presenza di associazioni mafiosi che poi possono proliferare ed essere di contrasto alla legalità, ma interviene solo dopo che i fatti sono stati commessi, per questo sono fondamentali l'attenzione di tutti noi e la prevenzione». Del ruolo che le Amministrazioni pubbliche possono avere nella lotta alle mafie ha parlato il presidente del Consiglio comunale di Aosta Luca Tonino. «Le Amministrazioni devono essere strutturate in modo tale che si possa evitare qualsiasi di condizionamento», afferma ricordando che proprio recentemente il Comune di Aosta si è dotato di una Consulta della Legalità. «Per fare ciò - sottolinea Luca Tonino - dobbiamo insistere sulla formazione e blindare la macchina amministrativa, per stoppare sul nascere chi pensa di trovare delle scorciatoie nella vita amministrativa di un Comune».
La manifestazione si è conclusa con la lettura dei nomi delle oltre 1.000 vittime italiane uccise dalla mafia e con il collegamento via streaming con Napoli, per assistere al discorso di don Luigi Ciotti.
Il presidente della Regione Erik Lavevaz, in occasione di tale ricorrenza, ha dichiarato: «All'estremo dolore di coloro che hanno perso la vita, si affianca il sacrificio di chi ha scelto di rinunciare a ogni scorciatoia, rispettando il bene maggiore della legalità. L'onore va quindi tributato tanto alle vittime quanto a quelli che ne onorano la memoria: una memoria che deve essere viva e quotidiana, per guidare le nostre azioni di amministratori e di cittadini».
«Oltre a ricordare le vittime delle mafie, che è un nostro preciso dovere morale, usiamo questa Giornata per valorizzare la Memoria come concreto strumento di contrasto a tutte le forme di criminalità organizzata. - ha evidenziato il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin - La lotta alle mafie deve essere fatta su più terreni: non dimenticare è un presidio quotidiano e indispensabile di difesa della vita democratica».