«Les dentellières de Cogne», l’appello «Servono rinforzi per la cooperativa»
I fuselli si muovono veloci, sul cuscino si forma il disegno del pizzo, bloccato dagli spilli e poi arrotolato in preziosi intrecci che esistono solo in Valle d’Aosta. È la magia delle Dentelles di Cogne, magia perché segue l’insegnamento secolare delle maestre e non esiste né sui libri né in tutorial su Internet. Quando, nel 1981, si è costituita la cooperativa «Les dentellières de Cogne», le socie erano 120, oggi ne restano una trentina, anche perché una clausola dello statuto sottolinea che l’adesione è riservata alle donne residenti a Cogne. «Siamo rimaste una decina a lavorare - spiega la presidente Viola Jeantet - ma il sapere necessario per confezionare il pizzo, ricamare, creare i centrini è ormai nelle mani di pochissime artigiane». L’arte del pizzo di Cogne infatti è tramandata solo oralmente, lasciando alle artigiane la libertà di impostare il lavoro e di creare nuove fantasie. «Anche chi ha imparato un disegno - continua la Presidente - spesso ha bisogno di essere guidata per passare ad altri modelli. Il più delle volte, si copiano pizzi già esistenti, più o meno antichi. Finora non sono mai stati né filmati dei tutorial né trascritti gli schemi, una cosa non facile: c’è l’artigiana e c’è il tombolo, il pizzo viene creato a memoria, senza un disegno da tenere sotto».
Lo schema è una richiesta frequente, raccontava durante l’Atelier des Métiers Anna Rosset, ultima Maestra di bottega della cooperativa: la produzione di manufatti è tornata di gran moda, le spiegazioni per maglia, uncinetto, macramé si trovano su siti e social, così visitatori e turisti italiani, spagnoli o francofoni chiedono di potersi portare a casa uno schema. «In Francia, Svizzera, Spagna o altre zone d’Italia si usa creare i modelli, - aggiunge Viola Jeantet - ma da noi viene tramandato tutto a memoria. Si copia dai pizzi antichi, interpretando nodi e intrecci. È una nostra particolarità ma anche una cosa che ci penalizza un po’. Abbiamo un libro che insegna i nomi dei disegni, ma non spiega come farli, perché prima d’ora non se ne era sentita la necessità. In famiglia la mamma, la zia o la nonna facevano il pizzo ed era normale vedere e imparare. Ora molte mamme non sono di Cogne oppure chi adesso è grande ha vissuto un periodo in cui non lo si insegnava a scuola».
Le dentellières portano avanti la tradizione della fasòn, la costruzione del pizzo, e i preziosi disegni dal nome antico, secondo tradizione: lou rat, bona camanda, bona sémpia, teppa teuppa, teppa tchéra, gran d'odzou, oué de pèanì, al ritmo del ticchettio prodotto dalle bebeuilles, i fuselli. «Vorremmo di nuovo invogliare le ragazze di Cogne a dedicarsi al pizzo. - continua la presidente della cooperativa - Andiamo ad insegnare a scuola, alle elementari e alle medie, ma dopo le ragazze non continuano. C’è quindi il problema di rinnovare le socie, “portare” gente giovane in cooperativa. A questo si affianca un’altra difficoltà: in questo momento abbiamo solo Anna Rosset come Maestra di bottega e, anche se molte di noi hanno già raggiunto i 60 anni, sarebbe importante poterne creare di nuove. Ci manca un interlocutore in Regione, qualcuno che resti abbastanza a lungo da dare seguito alle nostre richieste, che ormai sono una necessità».
Senza giovani artigiane e senza Maestre, che possano guidare costantemente e insegnare, la cooperativa potrebbe anche essere destinata alla chiusura. «Quando sono diventata presidente, ormai 6 anni fa - conclude Viola Jeantet - ci siamo trovate anche a sistemare i conti, risollevare una situazione economica che stava diventando critica. Così abbiamo cominciato la produzione anche di oggetti più piccoli e ci piacerebbe trovare altri utilizzi per le Dentelles, ad esempio per arredi come lampadari o abat jour. Anche per questo è importante che arrivino forze nuove, che abbiano la mente aperta e vedano opportunità che noi, legate al vecchio modo di pensare, ora non siamo in grado di cogliere». Per avvicinarsi all’arte del pizzo di Cogne si può scrivere all’indirizzo email dentelles_cogne@ yahoo.it e visitare il loro spazio tra i professionisti, nell’Atelier in piazza Chanoux, aperto dalle 10 di oggi, sabato 28 gennaio.