“Le otto montagne”: in un alpeggio di Brusson si sono concluse le riprese Installazioni luminose giganti a Champoluc e a Antagnod
Si sono concluse mercoledì scorso, 15 dicembre, le riprese invernali del film tratto dal romanzo di Paolo Cognetti “Le otto montagne”, prodotto da Wildside che ha all’attivo film quali L’amica geniale, La mafia uccide solo d’estate e The Young Pope. Sono durate circa 2 settimane e, restando fedeli al libro, sono avvenute tutte nel Comune di Brusson e in particolare nell’alpeggio Merendioux a 2.263 metri nella zona dei Laghi Palasina. Anche il meteo ha “collaborato”, innevando tutto il paesaggio con l’abbondante nevicata di mercoledì 8 dicembre, che è stata ripresa nella parte finale della storia. Complessivamente il set ha lavorato in Val d’Ayas per circa 6 mesi. La lavorazione era iniziata, infatti, il 3 giugno nel villaggio di Graines, sempre nel Comune di Brusson, per poi tornare ad agosto, dopo la pausa di luglio, con riprese anche nel territorio di Ayas al Rifugio Mezzalama, dove la troupe ha soggiornato una notte per poter riprendere alba e tramonto, e a 4.000 metri sul ghiacciaio del Monte Rosa, grazie al supporto operativo delle Guide Alpine di Champoluc. Sempre grazie a loro, e in particolare ad Adriano Favre, a ottobre la produzione si è spostata per un mese in Nepal, sia a Katmandu sia nei villaggi a 4.000 metri nella zona dell’Anapurna, nonostante il periodo non sia facile per viaggiare a causa della pandemia.
Per il cinema italiano è stata una grande produzione, un omaggio alla montagna ripresa dal vero, senza finzioni, e alla Val d’Ayas, luogo d’elezione anche per lo scrittore milanese che per parte dell’anno abita nella sua baita a Estoul e che al film ha partecipato solo in veste di consulente alla sceneggiatura, scritta dal regista belga Felix van Groeningen e dalla sua compagna, attrice e sceneggiatrice, Charlotte Vandermeersch.
Il Comune ha offerto tutto il supporto possibile e indicazioni di carattere generale per muoversi sul territorio; i residenti si sono prodigati mettendo a disposizione case e mezzi di trasporto o da lavoro per rimuovere la neve e aprire le strade. Vi è stata una bella ricaduta sull’economia, a maggior ragione dopo mesi con flussi turistici quasi azzerati a causa della pandemia, e si attende un rilancio della località quando la pellicola approderà nelle sale.
Dopo l’estate il regista aveva già gran parte del materiale e ha iniziato a montare il film. Ora dovranno concludersi il montaggio e la post-produzione.