“Le ossa parlano”, è uscito l’ultimo romanzo di Antonio Manzini in attesa che inizino le riprese della nuova serie di Rocco Schiavone
Mentre ad Aosta cresce l’attesa per le riprese di Rocco Schiavone 5, che dovrebbero iniziare a febbraio, lo scrittore Antonio Manzini ha pubblicato l’ultimo romanzo giallo che ha quale protagonista il coriaceo vice questore diventato un caso letterario. Si tratta di “Le ossa parlano” (Sellerio, 416 pagine - 15 euro). La trama è la seguente. Nei boschi vicino Saint-Nicolas vengono rinvenute alcune minuscole ossa umane. Sono di Mirko Sensini, un bimbo di 8 anni strangolato dopo aver subito violenza sessuale. Rocco Schiavone stavolta dovrà scavare nel terreno più torbido della psicopatologia umana: la pedofilia. E lo farà con le forze che solo una rabbia senza limiti riesce a raccogliere. La madre della vittima, una donna sola, non si era mai rassegnata. L'ultima volta suo figlio era stato visto seduto su un muretto, vicino alla scuola dopo le lezioni, in attesa apparentemente di qualcuno. Un cold case per il vicequestore Schiavone, che lo affronta con dolente compassione, e con il disgusto di dover avere a che fare con i codici segreti di un mondo disumano. Alla fine, un mostro verrà consegnato alla giustizia.
L’ultimo libro di Antonio Manzini, però, non sarà tra quelli che ispireranno i prossimi 4 episodi della serie di Rocco Schiavone. Uno di essi, invece, invece trarrà spunto da “Vecchie conoscenze”, pubblicato a giugno dello scorso anno, relativo all’omicidio di una professoressa in pensione. Si tratta di Sofia Martinet, colpita alla testa con un oggetto pesante e trovata morta nel suo appartamento. Sui settant’anni, una casa piena di libri, di cui parecchi antichità di valore, un nome celebre a livello internazionale nel suo campo accademico, storica dell’arte specialista in Leonardo da Vinci. L’inchiesta portata avanti da Rocco Schiavone, con il suo stile inconfondibile di lavoro e di vita, ha due snodi. Il primo riguarda la condotta del figlio della vittima. Il secondo è una scoperta che questa aveva fatto scavando nelle opere scientifiche del genio del Rinascimento. Insomma, non manca carne al fuoco per i prossimi episodi della serie televisiva ispirati al personaggio nato dalla fantasia di Antonio Manzini che, peraltro, proprio recentemente era ad Aosta dove, ha rivelato, «Vengo a fare i miei unici 4 giorni di ferie all’anno». Infine un racconto di Antonio Manzini, intitolato “Confini”, compare anche nell’antologia “Una settimana in giallo” dedicata allo scrittore Andrea Camilleri dalla casa editrice Sellerio. Un’indagine porta il vicequestore Rocco Schiavone sul Monte Bianco, frontiera franco-italiana dai confini incerti, tant’è che il ritrovamento di un cadavere crea confusione: chi deve occuparsene, Schiavone o la collega francese?