Le opere di Gabriele Maquignaz al Palazzo della Cancelleria Vaticana
Termina oggi, sabato 7 maggio, la mostra “Art for Peace” allestita da mercoledì 4 al Palazzo della Cancelleria Vaticana a Roma che ha proposto una selezione di “Porte per l’Aldilà” provenienti dalla collezione Gabriele Maquignaz del Museo MIIT di Torino. «Si tratta di un evento eccezionale di portata internazionale, - si legge in una nota - sia per la sede prestigiosa che la ospita, sia perché le opere provengono da una delle collezioni che ha acquisito alcuni dei lavori più storici del Maestro, sia per il messaggio potente di pace, speranza e spiritualità che l’artista valdostano presenta attraverso le sue opere». Recentemente l’artista di Breuil-Cervinia ha inaugurato un nuovo filone, quello del “Big Banf per la pace” in cui utilizza al posto del tradizionale pennello un fucile con cui spara su delle tele realizzando un’esplosione di colori. «Dopo aver oltrepassato le “Porte” della conoscenza del bene e del male, dell'esistenza nell'arte, - prosegue la nota - l’artista opera ora in un'altra dimensione, quella da lui raggiunta squarciando il velo che divide l'uomo-artista dallo spirito creatore. Crea, a tutti gli effetti, il “Big Bang” artistico, dando vita a tutto ciò che, nella storia dell'arte, è venuto dopo». Gabriele Maquignaz è riuscito a conquistare anche Francesco Alberoni, sociologo di fama internazionale, già direttore generale della Rai e creatore dell’Università Iulm, che ha paragonato le sue opere a quelle di Paul Jackson Pollock, il pittore statunitense considerato uno dei maggiori rappresentanti dell'espressionismo astratto.