Le navette gratuite in Val Ferret e Val Veny la carta vincente di questa stagione estiva
A stagione quasi conclusa, si può azzardare come positivo il bilancio per ciò che concerne la regolamentazione degli accessi - con la novità della sosta a pagamento - in Val Vény e Val Ferret. Strisce blu, cartelli e parcometri per 260 stalli in ciascuna delle due valli. Le tariffe vanno da 2.50 euro all'ora a un massimo di 20 per l'intera giornata. Per chi ha cercato di cavarsela con parcheggi fuori dagli spazi consentiti, la sorpresa può rivelata piuttosto salata, con multe fino a 118 euro, a seconda dell'infrazione.
Se il parcheggio è diventato a pagamento, il servizio dei bus navetta è invece gratuito e consente anche di lasciare l'auto direttamente a Courmayeur. Nei primi giorni di introduzione della sosta, un problema tecnico delle colonnine ha causato qualche disagio per l'impossibilità di utilizzare le carte di credito. Stesso discorso per il sistema di lettura automatizzato delle targhe: qualche intoppo all’inizio, «soliti inconvenienti della tecnologia, poi ha funzionato senza problemi» garantisce il sindaco Roberto Rota. Alla fine, comunque, le novità sembrano in generale ben accette, anche per i risvolti positivi per l'ambiente.
«Confermo, quest’anno non ci possiamo lamentare. - afferma Guido Riente del Ristorante La Grandze - Per primi i nostri clienti si sono dichiarati soddisfatti. L’anno scorso molti rischiavano di rimanere bloccati alla sbarra, con il parcheggio invece tutto ha funzionato meglio. E anche il controllo delle targhe dei nostri clienti, autorizzati a raggiungere le strutture, devo dire che non ha dato problemi. Una grossa mano ce l’hanno data le navette gratuite. Con questo sistema è arrivato nelle vallate chi davvero voleva godersi questo angolo di Paradiso. Meno “mordi e fuggi” insomma. E’ migliorata la viabilità e con essa la clientela. Ecco, quello che servirebbe forse è qualche sentiero in più e qualche colonnina di ricarica per bici e auto elettriche».
A proposito di biciclette, Franco Caramello gestisce il Club des sports, che le affitta. E conferma che il sistema di trasporto gratuito ha funzionato. «Certo, consentiva a chiunque di farsi un bel giro nelle valli, e le navette viaggiavano piene. Per il resto, so che all’inizio c’è stato qualche disguido con il sistema di pagamento dei parcheggi, alle colonnine, però tutto si risolve. Di sicuro ci ha guadagnato la vivibilità di questi posti e la fruibilità da parte di chi se li voleva godere appieno. Poi, in generale, abbiamo avuto meno gente. Io ho 35 ombrelloni, ne ho tirati fuori al massimo 4 o 5. Stesso discorso per le sdraio: delle 200 che ho a disposizione, il giorno che ne ho noleggiate di più ne ho tirate fuori una trentina». Meno soddisfatto Marco Belfrond, dell’Hotel Ristorante Miravalle. «Questo sistema è terribile, funziona malissimo. A partire dal piazzale parcheggio di Planpincieux: una colata di asfalto che può star bene davanti all’Ikea, non quassù. Funzionava male il sistema di pagamento dei posti auto e mi risulta anche quello di lettura delle targhe, tanto che alla fine si è dovuti ricorrere all’addetto che faceva questo lavoro “in presenza”. Quest’anno non si sono verificati grossi problemi semplicemente perchè c’è stata meno gente».
«La strada è quella giusta e proseguiremo su questa linea - afferma dal canto suo il sindaco Roberto Rota - Il sistema di trasporti gratuito ha funzionato ed è sensibilmente migliorata la fruibilità del comprensorio. Con l’estate prossima contiamo di completare il parcheggio di Planpincieux con 2 stazioni di ricarica elettrica per le automobili e 4 per le biciclette».