Le Messager Valdôtain, presentata l’edizione 2022 dell’almanacco

Le Messager Valdôtain, presentata l’edizione 2022 dell’almanacco
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Puntuale all’appuntamento di inizio dicembre, Le Messager Valdôtain racconta le vicende che hanno connotato un anno di vita nella nostra Regione, così come in ambito internazionale, e momenti di approfondimento sull’attualità, la cultura, la storia, la scienza e lo sport. Ieri, venerdì 3 dicembre, a Palazzo regionale è stata presentata, nel corso di una conferenza stampa, l’edizione 2022. All’incontro erano presenti il presidente della Regione Erik Lavevaz, il presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin e Luigi Calderola, redattore dell’almanacco.

Il primo importante contributo del Messager, dedicato come sempre alla storia di una comunità valdostana, riguarda la parrocchia di La Salle, che vantava uno dei più antichi ospedali, risalente al 1282, e dato alle fiamme dalle truppe francesi nel 1691.

In linea con la tradizione degli almanacchi, anche quest’anno il Messager riserva ampio spazio agli anniversari rievocati e celebrati nel 2021: tra questi il bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte, il cui declino, nello sperduto esilio di Sant’Elena, contribuì a consolidarne il mito, e il centenario della deposizione presso l’Altare della Patria della salma del Milite Ignoto, a memoria dei caduti non identificati di tutte le guerre.

In ambito più strettamente regionale sono ricordati i 125 anni di attività della Tipografia Valdostana, nata nel 1896 come Imprimerie Catholique, da cui nel 1911 uscì il primo numero del Messager Valdôtain, i 100 anni dello Sci Club Gran Paradiso, fondato a Cogne l’8 marzo 1921 da Ermenegildo Perruchon, il centenario, che ricorrerà nel 2022, dell’istituzione del Parco Nazionale del Gran Paradiso, sorto sui territori della riserva reale di caccia, finalizzato alla protezione degli animali delle nostre Alpi, l’analisi di 2 anni di Covid-19 in Valle d’Aosta, e le misure adottate per contenere la pandemia e i 50 anni di attività della Caritas in Valle d’Aosta al servizio dei poveri e dei disagiati, anche in occasione di tragici eventi come l’alluvione del 2000. Un altro cinquantennale riguarda il Vallée d’Aoste Donnas, primo vino valdostano ad aver ottenuto la Denominazione d’Origine Controllata, definito il “fratello montano del Barolo”. Fra gli anniversari figurano inoltre i ritratti di personaggi che, a diverso titolo, hanno lasciato un’impronta nella storia della regione o le hanno dato lustro anche al di fuori dei suoi confini: l’abbé Joseph Trèves nell’80esimo anniversario della morte, fervente ispiratore delle rivendicazioni regionaliste nel ventennio 1920-1940, la grande promessa dello sci olimpico Leonardo David, nato nel 1960 a Gressoney-La-Trinité e scomparso nel 1985 dopo 6 anni di coma dal tragico incidente, Denise Grey, l’attrice di cinema e teatro più amata dai francesi, ma nata a Châtillon come Édouardine Verthuy, deceduta centenaria 25 anni or sono dopo aver calcato le scene fino all’età di 95 anni.

Non mancano, anche in questa edizione, i rendiconti di alcune manifestazioni che ricorrono con cadenza annuale: la Festa della Valle d’Aosta, con la premiazione dei Chevaliers de l’Autonomie e degli Amis de la Vallée d’Aoste, il 59esimo Concours Cerlogne, svoltosi in modalità ridotta causa Covid nel Comune di Brusson, la 45esima Rencontre des émigrés ad Arnad e le finali della Bataille des reines. Allegati all’almanacco, come di consueto, l’agenda 2022 e il calendario illustrato con le vedute panoramiche di Stefano Venturini.

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