«Le donne muovono le montagne», definita la giuria
I fotografi Roberto Moiola e Alessia Bortolameotti, la direttrice del Museo nazionale della montagna di Torino Daniela Berta, la direttrice del Trento Film Festival Luana Bisesti e il fotografo e componente del Centro di cinematografia e cineteca del Cai Michele Ambrogi.
Sono loro i componenti della giuria del concorso fotografico «Le donne muovono le montagne. La montagna declinata al femminile».
Organizzato dal Club alpino italiano, il concorso si ispira al tema della Giornata Internazionale della Montagna 2022 dell’Onu dello scorso 11 dicembre, «Women Move Mountains», che invitava a riflettere sul ruolo che le donne hanno avuto e hanno tuttora nello sviluppo delle comunità e dell’economia di montagna, oltre che nella protezione delle risorse naturali e della biodiversità in tutti gli ecosistemi montani del mondo.
Tre categorie di gara: il premio è strutturato in tre categorie: “La frequentazione della montagna” (foto singola); “Società e cultura delle Terre alte” (foto singola); “Una storia al femminile”, da raccontare attraverso una serie di sei scatti fotografici. Il concorso prevede un montepremi di dodicimila euro. È possibile iscriversi a più categorie, ma con un unico contributo per categoria. Gli elaborati dovranno pervenire entro venerdì 31 marzo. Il bando, il modulo d’iscrizione, la domanda e la liberatoria sono disponibili sul sito cai.it. La partecipazione è gratuita.
Una selezione delle migliori fotografie sarà esposta a Biella, in occasione dell’Assemblea dei Delegati 2023 del Club alpino italiano del 20 e del 21 maggio, nel corso della quale si terrà la premiazione.
«L’obiettivo del concorso sarà identificare e far conoscere le sfide e le esperienze che le donne di montagna vivono, attraverso una narrazione per immagini che evidenzi l’importanza del mondo femminile in montagna e per la montagna», afferma il presidente generale del Cai Antonio Montani.
«Desideriamo che le donne non siano solo tema di questa iniziativa bensì narratrici attive e operatrici che possano contribuire a donarci una visione individuale, attenta ai propri desideri» dichiara la vicepresidente generale Laura Colombo.