Le difficoltà di infermieri e ostetriche esposte in Commissione consiliare

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Le condizioni lavorative degli infermieri professionisti e delle ostetriche oltre che l'indennità di attrattività regionale per il personale sanitario sono stati al centro della riunione della quinta Commissione "Servizi sociali" di mercoledì scorso, 2 marzo. In merito sono stati auditi il segretario territoriale del sindacato NurSind Aosta Giovan Battista De Gattis e la vicepresidente dell'Ordine delle Ostetriche Antonina Nicosia, accompagnata da una delegazione di lavoratrici. «Il segretario del NurSind - riferisce il vicepresidente della Commissione Claudio Restano - ha rappresentato i disagi lavorativi degli infermieri in Valle d'Aosta, lanciando un grido d'allarme sulle prospettive future e sulla sostenibilità del sistema sanitario. Ha sottolineato la necessità di migliorare il benessere lavorativo: l'attuale carenza di risorse umane - che determina un sovraccarico di lavoro e un aumento di mansioni che non competono agli infermieri, andando a incidere sulla qualità della prestazione -, non può essere combattuta soltanto con l'aumento dello stipendio mensile, ma deve essere considerata in maniera organica attraverso un nuovo piano di azioni che valorizzi il lavoro di tutti. De Gattis ha anche evidenziato che gli iscritti al corso di laurea in infermieristica non sono sufficienti a coprire il fabbisogno, quando invece c'è la reale necessità di reperire nuove risorse umane per far fronte al crescendo di attività, anche in un'ottica di sviluppo futuro».

«La delegazione delle ostetriche - aggiunge il vicepresidente Claudio Restano - ha esposto la frustrazione della categoria riguardo alla scelta di escluderla dall'indennità di attrattività erogata a infermieri e medici. Negli ultimi tempi, questo settore è stato fortemente sollecitato per garantire i servizi in reparto, pronto soccorso, sala parto, nido, ambulatorio: è stata evidenziata come la carenza di personale a livello ospedaliero sia oggi del 15 per cento e a livello territoriale del 41 per cento, a causa anche di una scarsa attrattività della nostra regione in questo ambito. Emerge come la richiesta dell'audizione non fosse tanto quella di chiedere l'aumento dello stipendio, quanto quella di valutare con maggiore attenzione le iniziative che saranno adottate in futuro per garantire equità e rispetto per la categoria e il lavoro che svolge per le donne valdostane». «I prossimi passi - conclude Claudio Restano - saranno quelli di sentire una delegazione di fisioterapisti e radiologi. Prestiamo molta attenzione alle professioni sanitarie e al loro futuro. Riporteremo all'Assessore le risultanze dei nostri lavori, con il fine di condividere e trovare tutti insieme le giuste soluzioni per un settore fondamentale per la comunità».

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