Le batailles scaldano i motori “Ripartiamo appena possibile”
«Il protocollo è stato approvato giovedì nella commissione permanente e adesso deve essere firmato dal Prefetto. Poi si capirà cosa succede. Noi vogliamo ripartire il prima possibile». Il presidente dell’Association Amis des Batailles de Reines Roberto Bonin guarda con speranza al futuro dopo il primo “via libera” al protocollo. «La novità nel testo è che è stato tolto il riferimento al fatto che si dovesse obbligatoriamente attendere di essere in zona gialla. - rivela Roberto Bonin - Ovviamente in zona rossa non si può fare nulla ma per il resto tutto è ipoteticamente possibile. Nei prossimi giorni organizzeremo un’assemblea per rimodulare il calendario e vedere quante eliminatorie possiamo recuperare. Più riusciamo a farne, maggiormente diluita sarà la presenza dei partecipanti. Intanto siamo soddisfatti dell’approvazione del protocollo che dimostra la bontà delle linee guida che avevamo definito».
Della ripresa delle batailles si era parlato mercoledì scorso, 21 aprile, anche in Consiglio Valle. «L’importanza anche economica delle batailles de reines per gli allevatori valdostani e per tutta la filiera impone di guardare oltre la situazione attuale e di predisporre tutto quanto possibile affinché il concours e gli altri combats possano essere organizzati, in sicurezza, non appena possibile» aveva detto il presidente della Regione Erik Lavevaz rispondendo a un’interrogazione del gruppo Pour l'Autonomie. «Bisogna prendere atto che, fino a quando i dati epidemiologici collocano la Valle d’Aosta in zona rossa, è improponibile ipotizzare l’organizzazione non solo della batailles de reines ma anche degli altri combats e di tutte le manifestazioni zootecniche. - aveva proseguito il presidente Erik Lavevaz - Di questa situazione sono ben consapevoli gli stessi organizzatori, che abbiamo incontrato giovedì 11 marzo scorso, con la partecipazione del Celva e della Questura di Aosta. Si sta lavorando a un protocollo di sicurezza, che disciplinerà, ad esempio, il numero di allevatori o accompagnatori per ogni bovina o altro animale, le modalità di identificazione e di registrazione dei presenti e i controlli degli accessi. Questo protocollo, una volta validato dagli organi competenti, consentirà agli organizzatori di avere un quadro chiaro di riferimento per programmare e realizzare queste manifestazioni».
«È evidente che, se si aspetta ancora, non solo non si potranno organizzare i combats di primavera, ma neppure quelli d'autunno. - ha replicato Augusto Rollandin - Eppure basta un documento ben elaborato per consentire lo svolgimento di queste manifestazioni così importanti».