Le bancarelle del Mercato europeo animano la città nel fine settimana
Il mercato è il luogo più antico in cui l'uomo incontra l'uomo. Se il suo respiro è europeo allora è ancora più virtuoso». Lo ha dichiarato giovedì scorso, 29 settembre, il sindaco Gianni Nuti in occasione della conferenza stampa nel Salone Ducale del Municipio per annunciare la prima edizione ad Aosta del Mercato europeo del commercio ambulante. Da ieri, venerdì 30 settembre, e fino a domani, domenica 2 ottobre, piazza Plouves e via Torino ospitano circa 100 espositori provenienti da una 30ina di Paesi e da diverse regioni italiane. A farla da padrone sono la cucina e l'artigianato locale: non mancano dolci olandesi, prelibatezze israeliane e indiane, nonché specialità da Francia, Polonia, Svizzera, Grecia e, ovviamente, Italia. L'iniziativa è organizzata da Fiva Confcommercio e da Confcommercio Valle d'Aosta, con il patrocinio del Comune di Aosta e la collaborazione della Chambre valdôtaine e della Compagnia valdostana delle Acque. Gli stand enogastronomici sono aperti dalle 9 alle 24.
«La tappa di Aosta ha preso forma nel giro di 2 settimane, è un accordo che abbiamo chiuso in tempo record» spiega Federico Zelli, coordinatore dei Mercati europei. Che aggiunge: «La prima edizione del Mercato europeo si è svolta a Trieste nel 2001. È quindi la prima volta in vent'anni di attività che siamo ad Aosta, per noi significa aggiungere una tassello al nostro progetto». Al di là dell'aspetto economico, per Federico Zelli il Mercato europeo punta a «Dare concretezza ad un'integrazione comunitaria» che si realizza «Nelle strade, fra le persone». Roberto Sapia, presidente della Chambre valdôtaine, precisa che «Per le nostre aziende sarà un'esperienza di successo perché sono pronte con i loro prodotti di eccellenza ad uscire fuori dalla Valle d'Aosta». Secondo Alina Sapinet, assessore comunale al Turismo, il Mercato europeo «Avrà una ricaduta importante per l’indotto». Il presidente dell’a Ascom Aosta Ermanno Bonomi evidenzia: «La nostra regione da sempre si definisce Carrefour d'Europe e in questa occasione lo è ancora di più».