Le associazioni animaliste attaccano il Circo Paolo Orfei Il titolare: «Siamo autorizzati e trattiamo bene gli animali»

Le associazioni animaliste attaccano il Circo Paolo Orfei Il titolare: «Siamo autorizzati e trattiamo bene gli animali»
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Grande successo di pubblico per il Circo Paolo Orfei che sul piazzale dell’Arena Croix Noire a Saint-Christophe presenta “Africa, il Regno Animale” fino a domani, domenica 17 marzo. Ma in una nota l’Associazione Protezione Animali, si a livello nazionale che locale, e Legambiente non risparmiano critiche. «Ed eccoci di nuovo alle prese con gli animali "esotici" che, a pochi metri dai cani e gatti del Canile e Gattile regionale, sono “parcheggiati” sul piazzale antistante l'arena della Croix Noire, sognando spazi lontani dove dovrebbero condurre la loro esistenza. - si legge in una nota - Un ippopotamo, un bufalo, cammelli e “grandi felini”, oltre a cavalli e animali da cortile: tutti sul cemento con un po' di paglia e sabbia. 50 paesi nel mondo hanno già vietato i circhi con gli animali di cui 23 stati della Unione Europea. E l’Italia che fa? Noi siamo purtroppo rimasti indietro: nonostante una legge delega approvata nel luglio 2022, sono ancora mancanti i decreti attuativi, perché il decreto 1.000 proroghe del febbraio 2023 ha spostato ad agosto 2024 la scadenza per l’approvazione dei decreti attuativi. Purtroppo, anche questa volta, l’Italia è in ritardo rispetto agli altri paesi europei nell’approvare una legge di civiltà e rispetto verso gli animali. Quest’anno la presenza di questo circo e la constatazione che ancora tante famiglie portano i bambini a vedere animali imprigionati e costretti ad esibirsi stride decisamente con quanto avviene negli altri paesi europei dove questi spettacoli con animali sono vietati e soprattutto stride con quanto proposto pochi giorni prima, sullo stesso piazzale, da un Circo che da anni non propone più spettacoli con animali, utilizzando invece al loro posto degli ologrammi. Così, attraverso una moderna tecnica ottica, che consente la riproduzione tridimensionale dei soggetti e dà l'impressione di una presenza reale, gli animali vengono presentati nel loro contesto naturale. Questo è il circo che combina tecnologia e attività circense, che rispetta gli animali e non provoca inutili sofferenze ad alcun essere vivente. Questo è il Circo del presente e del futuro, quello dove vogliamo portare i nostri bambini! Noi, associazioni di protezione animali e ambientali, vorremmo non dover più vedere spettacoli itineranti con animali: auspichiamo che le famiglie italiane inizino ad apprezzare maggiormente chi ha deciso di non sfruttare più gli animali, orientando su questi ultimi artisti le proprie preferenze».

Accuse fermamente respinte dal titolare del circo Paolo Orfei, Eusanio Martino: «Il pubblico assiste sempre numeroso ai nostri spettacoli. Mi spiace è che ci sia una strumentalizzazione della questione e la voglia di farci chiudere. Siamo regolarmente autorizzati dallo Stato, trattiamo bene i nostri animali, come provano i controlli a cui siamo sottoposti, e diamo lavoro a 70 persone». Eusanio Martino conclude: «Tutti hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni ma non ci sono anche episodi di inciviltà. Mi riferisco alle scritte animaliste con cui sono stati imbrattati alcuni dei nostri camion».

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