Lavoro, occupazione in crescita: per la Valle d’Aosta numeri superiori alla media del resto d’Italia
Il primo trimestre 2023 segna un dato storico per l’occupazione valdostana. I dati, recentemente resi pubblici dall’Istat, segnalano la crescita dell’occupazione in Valle d’Aosta, con un trend che fa ben sperare sulla ripresa economica della regione. I dati sono molto positivi, soprattutto se paragonati al resto d’Italia, e vedono un tasso di occupazione che in 12 mesi è salito del 2,8 per cento, dal 69,6 per cento al 72,4 per cento, posizionando la Valle d’Aosta al secondo posto dopo la provincia di Bolzano. Accanto ad una ripresa superiore alla media italiana, si ha un dato incoraggiante anche su chi è in cerca di occupazione, che si attesta sul 4,1 per cento, mentre nel 2022 era pari al 6,3 per cento. Prosegue dunque la ripresa del mercato del lavoro valdostano - dopo la crisi pandemica - già avviata nel 2022. Anche il tasso di occupazione femminile ha ripreso a crescere, salendo dell’1,9 per cento, valore quest'ultimo che è il più alto d'Italia, a pari merito con Bolzano, a fronte di un aumento del 3.8 per cento tra gli uomini.
«Questi dati sono positivi e sono indubbiamente uno dei primi frutti della sinergia che ha visto collaborare l’intero sistema produttivo e le parti sociali, rappresentate all’interno del Consiglio politiche del lavoro, intorno alla strategia costruita con il Piano politica del lavoro 2021-2023. - afferma l’assessore al Lavoro Luigi Bertschy - Ringrazio gli operatori del dipartimento politiche del lavoro e tutti gli attori del nostro territorio, per come stanno lavorando insieme per raggiungere i risultati che oggi vediamo. Questa rilevazione Istat va però considerata come un punto di partenza per impegnarsi ancor di più nel mettere in campo politiche e strategie occupazionali che possano non solo mantenere il trend, ma migliorarlo ulteriormente. E per fare ciò diventa importante investire nell’orientamento dei percorsi di formazione dei giovani, nella cultura del lavoro, nell’aggiornamento formativo, nella riqualificazione e nel preparare le persone alla continua evoluzione in corso nel mondo del lavoro. L’impegno, di tutte le parti coinvolte, deve confluire nel potenziamento delle nuove competenze necessarie in particolare nelle transizioni ecologica e digitale che stanno interessando il mondo del lavoro tutto».