Lavori di ampliamento dell’ospedale «Tempi più lunghi e costi aumentati»

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I lavori di ampliamento dell’Ospedale “Umberto Parini” di Aosta sono stati al centro della riunione della quinta Commissione “Servizi sociali” convocata mercoledì scorso, 10 aprile. È stato audito l’assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi in merito al progetto esecutivo della fase 3 del quarto lotto funzionale del Programma di interventi. «Ad oggi - riferisce il presidente della Commissione, Andrea Padovani - il programma in capo a Siv comprende cinque progetti strettamente coordinati fra loro: le centrali tecnologiche e gli scavi archeologici dell'area a est, i cui lavori sono in corso di esecuzione; il progetto dell'ospedale per acuti (corpo K) che sorgerà nell'area ad est del complesso ospedaliero, comprensivo della hall principale di accesso (corpo L) e dell'ampliamento, interrato, del "parcheggio Parini" (corpo P) che completa la terza fase; il progetto e la realizzazione degli arredi da realizzare senza soluzione di continuità nel corso della fase 3; il progetto preliminare delle fasi 4 e 5 che permettono di completare le opere edilizie del Programma nuovo ospedale Parini e che sono in corso di approfondimento e verifica». Andrea Padovani aggiunge: «In particolare, nella riunione è stato illustrato il programma dei corpi K, L e P, il cui progetto esecutivo è in attesa di validazione finale da parte del Responsabile unico del procedimento incaricato dalla Siv. Dopo uno stop dovuto al ritrovamento di reperti archeologici che ha comportato una variante al progetto originario del 2014, il programma dei lavori ha avuto un nuovo impulso a seguito della risoluzione del Consiglio regionale approvata a maggio 2021, il cui mandato a Siv è stato affidato da una delibera della Giunta del settembre 2021. È da evidenziare come oggi, con la totale copertura finanziaria e il progetto esecutivo in fase di validazione, l'opera sia di fatto in procinto di entrare nella vera e propria fase realizzativa». Andrea Padovani conclude: «Il progetto del corpo K prevede la valorizzazione dei ritrovamenti archeologici e la realizzazione dell'ospedale H24: vi troveranno posto il Pronto soccorso e le terapie intensive, le aree di degenza, i blocchi operatori con 9 sale operatorie H24. Il corpo L, cosiddetto hospital street, sarà il futuro ingresso del nuovo complesso ospedaliero e fa da collegamento tra la struttura esistente e la futura costruzione. Il corpo P, infine, rappresenta l'estensione del parcheggio interrato “Parini”, distribuito in cinque piani interrati. Il cronoprogramma degli interventi prevede le seguenti tappe: primavera 2024 validazione e approvazione del progetto esecutivo per bandire la gara; durata dei lavori di circa 4 anni dalla data di consegna, coerente con la scelta di operare in cantiere sette giorni su sette e 24 ore su 24. Il costo dell'intervento è quantificato in 139 milioni 663 mila euro, al netto dell'Iva e dei costi accessori».

Coro di critiche da Pcp e Centrodestra unito

In una nota successiva all’audizione, le consigliere regionali di Progetto civico progressista Erika Guichardaz e Chiara Minelli sostengono che l’opera «Si conferma essere un accrocchio che porterà alla realizzazione di una nuova Area megalitica e del pezzo di ospedale per acuti, ma non alla realizzazione del presidio unico che non vedrà la sua conclusione nemmeno con le fasi 4 e 5. Non serve mettere la parola "nuovo" davanti al pezzo di ampliamento che si prevede di realizzare, perché quel nuovo edificio è solo un pezzo dell'intero ospedale che per funzionare ha bisogno del vecchio “Parini”, del vecchio Beauregard, del futuro polo materno-infantile e della nuova ala dedicata alla psichiatria». Secondo Erika Guichardaz e Chiara Minelli «Quello che è emerso chiaramente dall'audizione è che, forse nel 2029, vedremo sorgere un nuovo pezzo di ospedale collegato ad una struttura quasi centenaria attraverso corridoi e sotterranei, spostare l'accesso al Pronto soccorso sulla “poco trafficata” via Roma, realizzare una superficie eliportuale in cui si potranno effettuare non più di un accesso al giorno, ma vigilata 24h su 24, sdoppiare le radiologie tra edificio nuovo e vecchio. Il tutto con un cantiere molto rumoroso che durerà almeno 42 mesi, una spesa di 201 milioni di euro a cui aggiungere tutte le altre opere delle successive fasi 4 e 5, non ancora contabilizzate».

Altrettanto severo il commento del Cetrodestra unito per la Valle d’Aosta secondo cui «Nel presentare il progetto esecutivo della nuova porzione dell'ospedale, sono infatti sostanzialmente emerse due notizie. La prima, è che il costo preventivato dell'opera (solo il nuovo corpo) passa da circa 189 milioni a quasi 202 milioni di euro (ancora nessuna notizia dei tempi e dei costi delle fasi 4 e 5 relative alla integrazione/ristrutturazione del vecchio “Parini”). La seconda, è che il tempo complessivo per tutte le fasi necessarie, gare d'appalto e realizzazione dell'opera, salvo ritardi ed imprevisti, sarà di quasi 5 anni, smentendo clamorosamente gli annunci fatti dalla stessa SIV alla fine dello scorso anno in Consiglio comunale che dichiarava un tempo di 3 anni per l’esecuzione dei lavori». Le forze del centrodestra intendono richiamare l’attenzione su una questione in particolare: «In questi giorni abbiamo potuto verificare come opere di piccola entità, realizzate nella zona attualmente occupata dall'ospedale di Aosta, siano in grado di paralizzare la circolazione, mettendo in crisi l'intera viabilità cittadina. Possiamo quindi facilmente immaginare cosa accadrà quando, per anni, ci saranno, prima il cantiere relativo alla costruzione del nuovo, imponente, corpo dell'ospedale e, successivamente, il cantiere relativo al vecchio Parini. La circolazione della città sarà perennemente in crisi, con code e gravi e prolungati disagi per tutta la popolazione ed i turisti. Senza dimenticare i fattori negativi derivanti dall'inquinamento che le file di auto, di veicoli commerciali e di autobus sostitutivi della ferrovia genereranno, per lunghi anni. Questa realtà che il Governo della Regione e del silente Comune di Aosta hanno colpevolmente trascurato sarà sotto gli occhi di tutti e, finalmente, anche i cittadini meno informati potranno comprendere che chi ci governa continua incomprensibilmente a difendere in modo ostinato scelte sbagliate. Chi potrà usarla, prepari la bicicletta, tutti gli altri, il Maalox».

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