Laurent Viérin candidato, da Uv e Alliance «Non sono stati posti ostacoli di nessun tipo»

Laurent Viérin candidato, da Uv e Alliance «Non sono stati posti ostacoli di nessun tipo»
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Lunedì scorso, 25 marzo, si è svolto un primo giro di consultazioni tra le commissioni di Union Valdôtaine e Alliance Valdôtaine e quelle di altri movimenti: prima con l'associazione Esprit (che aveva invitato le forze politiche a individuare un unico candidato per la Valle d'Aosta), poi con il resto della maggioranza regionale e infine con gli indipendentisti di Pays d'Aoste Souverain, che nei giorni scorsi ha già proposto Laurent Viérin come candidato.

Cristina Machet, presidente dell'Union Valdôtaine, e Albert Chatrian coordinatore di Alliance Valdôtaine, hanno confermato che i rispettivi movimenti non hanno ancora deciso se correranno alle elezioni europee del prossimo giugno.

«Dopo questo primo incontro avremo modo di fare tutte le nostre valutazioni. Però questo momento andava fatto e così è stato», ha detto Albert Chatrian al termine delle consultazioni di lunedì. «Ognuno di noi - ha aggiunto Cristina Machet - deve confrontarsi con le proprie segreterie, dovevamo raccogliere tutti gli elementi. Di alcuni eravamo consapevoli, di altri meno». Rispetto alla proposta di candidare Laurent Viérin avanzata da Pays d'Aoste Souverain, «noi vogliamo fare chiaramente un confronto, ma non abbiamo posto ostacoli o nessun tipo di di rimostranza negativa».

Durante gli incontri di lunedì, ha sottolineato Albert Chatrian, è stata affrontata l'ipotesi di «studiare delle azioni legate al fatto che oggi noi, la nostra comunità, il nostro popolo e la nostra regione non ha la certezza di essere rappresentata nella maniera più totale a livello europeo», a causa del numero di voti necessario per eleggere un eurodeputato.

Guarderemo fuori regione

Se le forze autonomiste che compongono la maggioranza regionale non dovessero accogliere la proposta di candidare Laurent Viérin alle prossime elezioni europee «ci sono anche apparentamenti fuori dalla Valle» per superare lo scoglio della raccolta firme. Così Christian Sarteur, segretario di Pays d'Aoste Souverain, dopo l'incontro con le commissioni politiche di Union Valdôtaine e Alliance Valdôtaine. Sarebbe comunque - ha precisato - «un apparentamento tecnico». «Se ci venisse detto 'dovete cambiare candidato', allora si entrerebbe in una logica di personalismi che Pays d'Aoste Souverain non ha mai voluto perseguire», ha detto Christian Sarteur.

L'incontro di lunedì scorso fa parte di «un dialogo che proseguirà, sia adesso sulle Europee che anche per un futuro, per le Regionali», ha rilevato Michel Perret, presidente di Pays d'Aoste Souverain.

Sull'ipotesi di candidare Laurent Viérin «non abbiamo trovato una rampa di lancio, ma assolutamente non abbiamo trovato un muro, nulla di ostile» da parte di Union Valdôtaine e Alliance Valdôtaine, ha aggiunto Christian Sarteur.

L'elezione di un rappresentante valdostano all'europarlamento è, secondo Christian Sarteur, «un diritto negato, per sua natura è già abortito alla nascita. Però se non si esercita un diritto, va a finire che lo si perde» quindi «è meglio essere dentro un meccanismo per cambiarlo che stare a fare gli spettatori fuori».

Christian Sarteur ha parlato di «codici linguistici sbagliati» tra Pays d'Aoste Souverain e il Mouvement: «L'Union Valdôtaine non si è confrontata con i movimenti del tavolo del 18 maggio quando ha detto che non avrebbe espresso un candidato» e «noi, in seconda battuta, forse ci siamo sentiti troppo all'avanguardia e abbiamo presentato un nostro candidato».

Attacco all’Autonomia

«Pays d’Aoste Souverain continua con gli incontri con i vari movimenti autonomisti, a seconda dell’esito valuteremo come proseguire. - aggiunge Christian Sarteur - Un’analisi politica di questi giorni, al di là del coinvolgimento di Laurent Viérin, è l’ennesima aggressione alla nostra Autonomia e alla libertà di fare scelte politiche nell’interesse dei valdostani. Addirittura quando certe decisioni erano in linea con direttive europee. Tutto ciò ci sprona a continuare a difendere l’Autonomia proseguendo verso il diritto all’autodeterminazione. Pays d’Aoste Souverain esprime grande preoccupazione per il fatto che la magistratura condanni a un risarcimento per finanziamenti/contributi concessi al mondo agricolo, erogati in base alle normative e come scelta politica per sostenere un settore così importante per la Vallée d’Aoste, sia per l’aspetto economico che di mantenimento dell’ambiente. Se i politici valdostani non possono più amministrare, nel rispetto delle norme, i soldi pubblici nell’interesse pubblico, e tutto deve essere deciso da poteri centralisti, l’Autonomia cessa di esistere».

Marco Vierin, idee per il futuro

Nei giorni scorsi era emersa anche l’ipotesi di una candidatura europea dell’ex assessore e Presidente del Consiglio Valle Marco Vierin, proposto dalla Stella alpina e frutto di un dialogo con Forza Italia. Circostanza negata dal diretto interessato, notizia «che non è vera e che mi è giunta inaspettata, anche perché prendo le decisioni sempre dopo aver condiviso idee e progetti con le persone che mi sono vicine e con il mio movimento, Stella Alpina. Dedicarmi alla politica e all’amministrazione è una mia passione sempre viva e attiva, mi piace ancora discutere e confrontarmi con la gente, e credo di avere delle interessanti idee sia politiche che amministrative per il futuro della nostra Valle».

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