Laurent Viérin candidato alle elezioni europee, la proposta di Pays d'Aoste Souverain «spariglia» il campo autonomista

Laurent Viérin candidato alle elezioni europee, la proposta di Pays d'Aoste Souverain «spariglia» il campo autonomista
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«Metterò tutte le mie energie in questo progetto, che è un progetto aperto che speriamo possa essere condiviso dal mondo autonomista e federalista, non solo in Valle d'Aosta. Siamo profondamente convinti che alcune battaglie come questa non si debbano portare avanti semplicemente quando si è certi di poterle vincere ma che si debbano fare anche e soprattutto per i principi e i valori in cui si crede». Lo dichiara in un video - online su youtube da ieri, venerdì 15 marzo - Laurent Viérin, indicato come candidato per le prossime elezioni europee da Pays d'Aoste Souverain.

«Ho accettato questa sfida con grande entusiasmo e determinazione - ha aggiunto - profondamente convinto che, al di là delle legge elettorale non favorevole, non ci si possa piegare ma si debba lottare per portare la voce dei piccoli popoli di montagna in Europa. In questo senso lotteremo per tematiche che sono fondamentali per il futuro delle nostre comunità: la difesa della montagna e della sua identità, con particolare riferimento alle lotte comuni dei popoli dei paesi e dei territori attorno al Monte Bianco; l'applicazione del federalismo integrale e della sussidiarietà, affinché si possa dare voce anche e soprattutto alle piccole realtà; e il riallacciare rapporti e legami con le altre minoranze e con i “peuples frères” e lottare con loro per l'autodeterminazione dei popoli e per evitare l'isolamento».

Ad anticipare Laurent Viérin - nello stesso video - è il responsabile politico di Pays d'Aoste Souverain Christian Sarteur: «Vogliamo rappresentare tutti i valdostani in quelle istituzioni europee che influenzano e influenzeranno ogni giorno di più la quotidianità. - ha detto - Con spirito di apertura e di unità, abbiamo individuato il nostro candidato in monsieur Laurent Viérin. Già organico di Pays d’Aoste Souverain, persona preparata politicamente, trasversale e soprattutto capace di rappresentare e interpretare tutte le varie sensibilità presenti in Valle d’Aosta».

La candidaura di Laurent Viérin - ufficializzata sabato scorso, 9 marzo - è proposta, come spiega una nota firmata da Christian Sarteur, «ai valdostani e ai movimenti autonomisti». La proposta, si legge ancora, vede Pays d’Aoste Souverain «fedele ai suoi principi e obiettivi», soprattutto in fatto di sovranità politica della Valle d’Aosta, «al fine di assecondare, nel quadro di una Europa dei popoli, l’aspirazione del popolo valdostano all’autodeterminazione».

Il movimento indipendentista avanza la candidatura «tenuto conto delle ricadute che le politiche e le misure comunitarie, soprattutto nei campi della cultura, dell’ambiente e dell’economia, presentano sulla Valle d’Aosta» e «in considerazione della necessità di essere presenti a questo appuntamento elettorale, per difendere e vedere i nostri diritti rappresentati, in quanto minoranza linguistica riconosciuta dalla Costituzione».

Scaramucce e appuntamentiL’invito di Pays d’Aoste Souverain e di Laurent Viérin ai movimenti autonomisti a condividere il percorso è stato ribadito più volte in questi ultimi giorni, ciò non toglie che l’ufficializzazione della candidatura, sabato scorso, ha indubbiamente colto di sorpresa i movimenti dell’area, Union Valdôtaine e Alliance Valdôtaine in testa. Tanto che le prime reazioni hanno sollevato scaramucce tra Union e dintorni e Pays d’Aoste Souverain. «Questa sindrome del complotto, o senso di vittimismo, inizia a diventare ridicola. - aveva scritto Christian Sarteur in una nota - Mentre la dirigenza dell'Uv prova a riscrivere regole, codici e papelli vari su pergamene con calamaio e penna d'oca, il mondo reale va avanti molto velocemente, con l'Europa sempre più presente con le sue direttive»..

Dopo il «grido d'allarme» del 26 febbraio scorso riguardo alla difficoltà per la Valle d'Aosta di eleggere un proprio europarlamentare visti i 50 mila voti necessari, Cristina Machet - presidente dell’Uv - aveva ricevuto dal Comité Fédéral il mandato di riunire la commissione politica per incontrare e dialogare con tutti i partiti e i movimenti regionali. Le consultazioni non sono ancora iniziate - è previsto che prendano il via dalla prossima settimana - perché l'Uv voleva prima trovare l'accordo sul documento che indica il percorso verso il congresso che sancirà la réunion.

Compromesso che è stato trovato, anche con il sì della componente di Orgueil valdôtain - a cui Laurent Viérin fa riferimento - all'interno della Commissione speciale dei dieci (cinque unionisti e cinque fra Alliance Valdôtaine e Orgueil). Portato a casa il risultato, le consultazioni possono partire e lo conferma la stessa Machet: «Nei giorni scorsi ho contattato i referenti dei vari movimenti autonomisti, Pays d’Aoste Souverain compreso. Ora si tratta semplicemente di mettersi d’accordo sul dove e sul quando». E’ ancora presto però per dire su gli unionisti saranno presenti o meno alla competizione elettorale: «Prima le consultazioni, poi le decisioni» taglia corto Cristina Machet.

Jean Barocco spingeLa sfida di Laurent Viérin intanto inizia a registrare consensi. «La proposta di Pays d’Aoste Souverain di mettere sul tavolo la candidatura di Laurent Viérin per le elezioni europee, mi sembra una proposta politica su cui confrontarsi, per giungere ad una unità d’intenti tra i valdostani per partecipare ad una competizione elettorale difficile». Parole di Jean Barocco, che secondo indiscrezioni sarebbe tra i candidati, insieme allo stesso Laurent Viérin e a Ego Perron, in una lista di Pays d’Aoste Souverain alle elezioni regionali del 2025. «Le europee per la nostra Valle, prima di essere un appuntamento elettorale, - ancora Jean Barocco - sono sempre state, soprattutto, una battaglia ideale, per diffondere in Italia ed in Europa la nostra idea di Europa e la nostra visione federalista. Siamo stati dall’inizio grazie ad un grande unionista, Bruno Salvadori, la bandiera sotto la quale trovavano casa e sostegno i piccoli popoli delle Alpi, della Padania - non dimentichiamoci poi che il Senatour Umberto Bossi negli anni 80 era con noi - fino al popolo sardo rappresentato dallo storico Partito Sardo d’Azione. Europa dei Popoli e Federalismo integrale erano, sono stati i nostri ideali. Con una legge elettorale non favorevole abbiamo eletto un parlamentare europeo. ?Perchè ammainare bandiera senza discutere, confrontarsi con i valdostani e tra i valdostani» si chiede quindi Barocco.Rassemblement disponibile

«Rassemblement Valdôtain si era già fatto promotore di una iniziativa in Consiglio Valle per la presentazione di una proposta di legge statale per l'istituzione della circoscrizione 'Valle d'Aosta' nell'ambito delle elezioni Europee, seppur ben consci che l'obiettivo fosse fin troppo ambizioso, ma volendo comunque alimentare un dibattito sul tema che in molti si ricordano soltanto a ridosso delle ultime scadenze. Rinnoviamo la nostra disponibilità a dialogare con tutte quelle forze che intendano però confrontarsi a partire da principi e programmi». E' quanto si legge in una nota della segreteria politica di Rassemblement Valdôtain. «Consideriamo il prossimo appuntamento elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo particolarmente importante in termini di scelte definitive su tematiche cardine - prosegue la nota - quali ad esempio la casa, l'alimentazione, i trasporti, l'ambiente che sono state interessate nell'ultimo periodo da importanti regolamentazioni che avranno un grande impatto sul nostro futuro. Riteniamo che, al di là delle scadenze elettorali, debba essere prioritaria non tanto la scelta del singolo candidato, bensì piuttosto la definizione di programmi chiari che ad oggi non si vedono all'orizzonte ed in particolare la scelta di quali possano essere le reali priorità per la Valle d'Aosta nell'ambito delle future politiche europee».

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