Laser scanner e le più moderne tecniche di rilevamento per riportare all’antico splendore il palazzo uffici di via Paravera
All’interno di un’intesa più articolata che prevede l’intervento dell’azienda valdostana in alcune attività di valorizzazione storica del Quartiere Cogne e di ulteriori investimenti per integrare - anche dal punto di vista ambientale - lo stabilimento nel tessuto aostano, la Cogne Acciai Speciali ha avviato le procedure di recupero del palazzo uffici di via Paravera. Nell’ottica dei vertici aziendali il complesso (sede della Direzione), una volta restaurato, dovrà diventare il biglietto da visita della società oltre che un punto di interesse turistico.
In particolare, il progetto riguarda il restauro conservativo e la riqualificazione estetica del prospetto nord del palazzo direzionale. La struttura - lunga 76 metri ed alta 19 - risale agli anni Venti del 1900 e si sviluppa su 3 piani oltre un sottotetto. I circa 3.500 metri quadrati di superficie abitabile ospitano un centinaio di locali tra uffici, sale riunioni e aree comuni. Una parte del palazzo sarà destinata ad ospitare le classi e i laboratori della neonata Cogne Industrial School.
Verrà realizzato un intervento organico di recupero architettonico che ne conservi e valorizzi le caratteristiche estetiche, costruttive e morfologiche del fabbricato. Il palazzo risulta essere vincolato dalla normativa sui beni culturali e il paesaggio pertanto tutte le lavorazioni previste saranno definite e concordate in linea con le direttive della Soprintendenza ai Beni e alle Attività culturali della Regione.
Oltre alla sistemazione delle facciate e al restauro dei cornicioni, il progetto prevede anche la sostituzione dei serramenti per contenere i consumi energetici. Interventi che consentiranno di rivalorizzare gli elementi decorativi originali, in passato spesso sacrificati a esigenze funzionali ed impiantistiche che ne hanno determinato l’occlusione o la parziale asportazione.
Dal punto di vista metodologico si procederà con uno studio storico del complesso che permetterà il confronto tra i disegni d’archivio e la conformazione attuale dell’edificio dalla quale sarà possibile ricostruire la sovrapposizione dei diversi materiali e dei sistemi costruttivi.
La ricerca e l’esame delle fonti d’epoca consentiranno di interpretare i risultati dei rilievi che saranno raccolti in una banca dati da utilizzare - sia in fase di approfondimento progettuale che durante i lavori - quale riferimento storico.
Prima di procedere con la fase progettuale, un gruppo di restauratori, coordinato dall’ufficio tecnico della Cogne Acciai Speciali, eseguirà una serie di saggi non distruttivi, con tecniche non invasive, sulla consistenza degli intonaci e dei materiali storico-costruttivi. Grazie all’uso della termografia sarà inoltre possibile individuare la ricomposizione dell’originale messa in opera dei materiali.
Queste indagini renderanno possibile il recupero della coloritura e della consistenza degli intonaci originari per guidare correttamente gli interventi di reintegro, o di riprodurre gli intonaci originali dove le facciate sono state oggetto di interventi successivi non coerenti con l’aspetto originario.
Le più moderne tecniche di rilevamento, quali laser scanner e rilievo geometrico, consentiranno di effettuare preliminarmente il rilievo architettonico del fabbricato. Tutto ciò consentirà di raccogliere le informazioni storico-architettoniche necessarie ad elaborare la progettazione esecutiva.
La Cogne Acciai Speciali si è aggiudicata l’asta per l’acquisto dello storico palazzo direzionale (che era di proprietà di Vallée d’Aoste Structure) alla fine dell’anno scorso, esercitando il diritto di prelazione, con un’offerta sull’avviso di vendita con pubblico incanto (offerta che ammonta a 1 milione e 930mila euro). Il contratto di locazione era frutto di una scrittura privata, separata dal contratto di locazione dell’area industriale - in essere sino al 2038 e rinnovabile di altri 30 anni - e poneva dei vincoli rispetto agli interventi strutturali sull’immobile.