La Via Francigena in immagini e colori nel murale di Eugenio Pacchioli inaugurato a Montalto
In occasione della tradizionale Sagra del Cavolo Verza di Montalto Dora, è stato inaugurato l’ultimo progetto artistico di Eugenio Pacchioli, 80 anni, uno spettacolare murale di 40 metri quadrati dipinto su una parete un tempo disadorna, che da piazza IV Novembre prosegue per la via Vallesa. Tema del multicolorato affresco, pregno di tinte e cromatismi caldi in acrilico, la millenaria storia della Via Francigena, la sua ricchezza culturale, il suo afflato spirituale, il suo coinvolgimento umano, il suo dipanarsi attraverso i secoli in un sentiero di fede e speranza ancora molto sentito nei Comuni canavesani toccati dalla sua traccia. L’opera, decisamente scenografica e in grado di attirare l’attenzione per i suoi vivi contrasti di colori e tinte, si palesa quasi come un racconto per immagini, a disposizione di chiunque voglia fare l’esperienza di lasciarsi trascinare da un movimentato viaggio nel tempo. «Io ed Eugenio Pacchioli ci conosciamo da più di 40 anni. - ha detto il sindaco Renzo Galletto - Lui ha realizzato molti altri lavori simili in passato e già da tempo aveva maturato l’idea di crearne uno qui, senza però che si potesse concretizzare il momento e la situazione giusta. Con il meritorio operato del nostro concittadino Mario Porcu, che ha condotto una rilevante operazione di pulizia della piazza e della anonima parete che la delimita, rendendo il muro adatto a sostenere un’opera artistica di questo tipo, ho pensato di affidargli finalmente l’incombenza». Né poteva trovarsi un luogo più adatto per ospitare l’affresco murale, dato che fa da emblematica cornice proprio al monumento raffigurante i pellegrini della Via Francigena, inaugurato l’anno scorso. «Si è unita un’esigenza di abbellimento e decoro estetico all’intrigante idea di realizzare un’opera d’arte che fosse anche e soprattutto un racconto vivo. - ha continuato Renzo Galletto - I mille anni di storia del vescovo Sigerico e il suo percorso da Cambridge a Roma sono stilizzati in immagini e colori per un accattivante e significativo sentiero allo stesso modo spirituale, storico, estetico, culturale e di forte presa per ogni visitatore che abbia interesse a conoscere questo antico percorso di fede». Il lavoro di Eugenio Pacchioli ha avuto come spettatori d’eccezione i ragazzi e gli insegnanti della vicina scuola, costituendo così un vero e proprio laboratorio artistico all’aperto. «Abbiamo il dovere di sognare anche nei momenti peggiori della nostra esistenza. - ha commentato l’artista - Bisogna sempre inventare qualcosa di nuovo che non ci condanni all’insignificanza, alla stagnazione, qualcosa che nobiliti le qualità di un paese. La Via Francigena è un percorso unico, dovrebbe essere arricchito sempre più, costituire una sorta di museo all’aperto. Questa sarebbe una grande novità per il Canavese». Tecnicamente, il murale è composto da 14 quadri legati tra loro, trascendenti anche il tema specifico della Via Francigena e allargandosi alla storia e alla cultura universale, con “stazioni” dedicate alla filosofia di Cartesio, all’osservazione della natura, all’astronomia, alla religione, alle scienze, alla musica e al teatro, nonché alla fede e alla politica, insomma una sorta di progressione dell’umanità in un lungo cammino spirituale ed evolutivo. «Quest’opera ha assolto ben 3 obiettivi. - ha concluso il sindaco Renzo Galletto - E’ stato un elemento di rafforzamento alla tematica della Via Francigena, un abbellimento del decoro e un travalicare l’idea dell’espressione unicamente artistica per realizzare qualcosa che possa costituire una storia, alla portata di tutti. Un notevole risultato per la valorizzazione del paese».