La Via Crucis di Maria Immacolata e Saint-Martin-de-Corléans

La Via Crucis di Maria Immacolata e Saint-Martin-de-Corléans
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Venerdì scorso, 8 aprile, numerosi parrocchiani di Maria Immacolata e di Saint-Martin-de-Corléans hanno partecipato con le fiaccole alla Via Crucis, iniziata alle 20.15 poco oltre il sottopasso in via delle Regioni e conclusa alle 21.30 davanti la croce in via delle Betulle. A guidare il pio esercizio che ricorda la Passione e la Morte di Gesù è stato il vescovo di Aosta monsignor Franco Lovignana. Prima di iniziare il rito il parroco di Maria Immacolata padre Gregorio Glabas ha ringraziato il Vescovo per la sua presenza, le due comunità parrocchiali, il suo predecessore padre Luigino da Ros e i dipendenti della Cogne che hanno progettato la nuova croce.

E’ stata poi la volta del parroco di Saint-Martin-de-Corléans don Nicola Corigliano che ha detto: «La quaresima è un tempo in cui seguiamo tutti da vicino Gesù e la Via Crucis è il simbolo con cui lo seguiamo sul cammino della croce e ci facciamo vicini alla sua sofferenza. Seguiamo la croce di Cristo che passa benedicendo le strade dei nostri quartieri. Non è un’immagine di teologia prepotente ma semplicemente il simbolo di un amore che ama anche nelle condizioni più estreme».

E infine il Vescovo ha invitato i presenti a disporsi alla preghiera e suggerito l’intenzione particolare in questo momento di pregare per la pace. La vecchia croce fu posta nell’aprile del 1988 sulla strada che taglia la collina di Aosta per ricordare la Missione svolta in quelle due parrocchie cittadine. La nuova croce è modellata su schemi moderni, con tra i bracci raffigurato il Volto di Gesù coronato di spine. La croce che filtra il colore del cielo, la macchia dei boschi di fronte, il panorama sottostante è in acciaio inossidabile, con alla base un pannello solare che alimenta l’illuminazione. Gli ideatori di questa croce, con solo il Sacro Volto effigiato, non hanno inteso snaturare il simbolo della Redenzione ma ricordare che il Crocefisso è presente nei reietti, nei profughi, nei malati che incontriamo ogni giorno sulle nostre strade. Quando i fedeli, dopo aver sostato e meditato sulle quattordici stazioni della Via Dolorosa, sono giunti davanti la croce, mentre cadeva un po’di pioggia, padre Palmiro Delalio ha ricordato il periodo ricco di grazie spirituali della Missione, e in seguito il Vescovo ha benedetto la croce splendente di luce e i fedeli che, prima di rientrare a casa, hanno cantato la Salve Regina.

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