La ventesima Sagra del Miele ha fatto centro A Châtillon premiazioni e il riuscito mercatino

Ha fatto centro la 20esima edizione della Sagra del Miele di Châtillon che ha vissuto il suo momento culminante domenica scorsa, 29 ottobre, con il mercatino degli apicoltori e dei prodotti del territorio e con la premiazione del concorso dei mieli della Valle d’Aosta.

Se le basse temperature e le piogge hanno penalizzato i raccolti primaverili, i frequenti temporali estivi e le temperature consone al periodo sono invece risultati ottimali per il raccolto del miele di tiglio, del pregiato miele di rododendro, dei millefiori di montagna e alta montagna e del miele di castagno prodotto in bassa Valle.

I mieli premiati

Al concorso sono stati presentati 91 campioni di miele, che sono stati sottoposti alle analisi chimico-fisiche e melissopalinologiche realizzate dall’Unità Analitica Miele del Laboratorio dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura e in seguito valutati dalle commissioni di assaggio, composte da esperti assaggiatori iscritti all’Albo Nazionale. Ecco i nomi degli apicoltori premiati, con le relative località di produzione. Rododendro: oro a Salvatore Paonessa (per il miele prodotto al Lago d’Arpy di Morgex), argento a Fulvio Noro (Crest di Pontboset), bronzo ad Andrea Parisi (Barasson di Saint-Oyen, Barasson). Millefiori di alta montagna: oro ad Attilio Luboz (Del di Saint-Denis), argento a Fulvio Noro (Valloucie di Nus) e a Guido Cuaz (Creux di Doues), bronzo a Monica Voncini (Lod di Antey- Saint-André), a Salvatore Paonessa (Barasson di Saint-Oyen), a Laurent Moretti (Veillen di La Magdeleine) e a Livio Carlin (Creton di Valsavarenche). Millefiori di montagna: oro a Ives Jordan (Lexert di Charvensod); argento a Franco Colliard (strada romana di Bard) e a Libero Cheraz (Grand Vert di Donnas), bronzo a Delcisa Joly (Pontboset), a Stefano Giansetto (Plane di Nus) e a Livio Carlin (Champleval di Villeneuve). Tarassaco: oro a Salvatore Paonessa (Saint- Barthélémy di Nus). Tiglio: oro a Livio Carlin (Champleval di Villeneuve), argento a Yvette Quinson (Plantey di Introd), bronzo ad Andrea Parisi (Brignon di Introd). Castagno: oro a Laurent Moretti (Bellecombe di Châtillon), argento a Fulvio Noro (Pà pe-nous di Arnad).

“Un tassello importante dell’economia agricola”

«Il settore apistico - ha commentato l’assessore all’Agricoltura Marco Carrel - rappresenta un tassello importante dell’economia agricola della nostra regione e contribuisce inoltre attivamente al mantenimento della biodiversità. I mieli, che i nostri apicoltori producono con tanta passione e dovendo quotidianamente fare i conti con il cambiamento climatico, testimoniano una crescente professionalità e un settore vigoroso e promettente. In questo senso il nostro Assessorato interviene puntualmente per sostenere lo sviluppo dell’apicoltura anche, grazie alla proficua collaborazione con il Consorzio apistico della Valle d’Aosta».

Il parere degli apicoltori«Produco miele da 5 anni. - racconta il 27enne Laurent Moretti dell’azienda La Grandze Maison Agricole di Châtillon, medaglia d’oro per il miele di castagno - Siamo un’azienda biologica che produce miele (con una settantina di alveari) e mais da polenta. Sono contento di come è andata quest’anno. La pioggia primaverile ha un po’ complicato le cose ma da giugno in avanti abbiamo recuperato». Per Laurent Moretti, la bontà di un miele è anche questione di cuore. «Le postazioni che scelgo per gli alveari sono legate alla storia della mia famiglia, hanno per me un valore speciale e credo che questo, in qualche modo, si trasmetta nel prodotto finale. - spiega - Il millefiori premiato, per esempio, lo facciamo a Veillen di La Magdeleine, dove mio nonno Franco Nolly aveva l’alpeggio». Tradizione e innovazione: sul banco di Laurent Moretti fa bella mostra di sé una grolla con una ricetta ideata in collaborazione con il barman valdostano Gabriele Armani, che contiene anche il suo miele di castagno.

Salvatore Paonessa di Pollein - con 2 medaglie d’oro per il rododendro e il tarassaco e una di bronzo per il millefiori di alta montagna - è stato uno dei grandi protagonisti del concorso di quest’anno. «Ho presentato 3 campioni e sono stati tutti premiati, posso essere soddisfatto! - dice con a fianco la figlia Isabella - Io lavoro sugli impianti di risalita di Pila e ho una trentina di alveari: ho iniziato questa attività nel 1999. Quest’anno le condizioni meteorologiche hanno aiutato. Non c’è un segreto particolare per fare un miele buono: quello che fa la differenza è posizionare gli alveari nel posto giusto e al momento giusto».

Livio Carlin di Valsavarenche ha ottenuto il massimo riconoscimento per il miele di tiglio. Al banco allestito nel borgo di Châtillon domenica c’era il figlio Mathieu. «La pioggia e il freddo hanno ridotto la quantità dei mieli primaverili ma poi, da giugno, la produzione è andata bene, proprio a cominciare da quello di tiglio, che si fa nella prima metà di giugno. - commenta - Noi abbiamo una cinquantina di alveari. La Sagra del Miele è una bella festa, c’è stata una buona affluenza».

Fulvio Noro di Arnad e le figlie Aline e Yvette gestiscono 120 arnie in produzione e sono una presenza immancabile alla Sagra. A chi si avvicina al banco propongono assaggi delle loro eccellenti e pluripremiate produzioni: dal delicato rododendro al particolarissimo miele di ailanto, fino a quello di melata. «In apicoltura una bella primavera è determinante e quest’anno il freddo ha più che dimezzato la produzione, in particolare ne hanno risentito acacia e tarassaco. - spiega Fulvio Noro - La Sagra è andata bene, con tante persone che hanno visitato il nostro stand fin dal mattino».