La valorizzazione delle guide alpine e il ruolo dei parchi Incontro a Roma con il vice premier Antonio Tajani
La montagna non è soltanto neve e sole. È anche sviluppo di professionalità uniche nel loro genere, passione nel vivere esperienze e nel farle conoscere e apprezzare in sicurezza, sviluppo di legami che vanno ben oltre i confini di una regione o di uno Stato, tutela ambientale e degli ecosistemi coniugata alle esigenze e alle aspirazioni delle comunità locali. Questi alcuni degli elementi posti alla base dell'incontro che si è tenuto mercoledì scorso, 15 marzo, al Palazzo della Farnesina a Roma, promosso da Emily Rini consigliere del vice presidente del Consiglio dei Ministri Antonio Tajani, con delega alle politiche regionali e alla montagna. La delegazione del Collegio nazionale delle guide alpine italiane - composta tra gli altri dal presidente Martino Peterlongo e dai valdostani Ezio Marlier e Alex Campedelli - e i vertici di Federparchi - presenti il neo presidente Luca Santini, il suo predecessore Giampiero Sammuri e il commissario straordinario del Parco del Gran Paradiso Italo Cerise - si sono confrontati con il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri sugli interventi da assumere e sulle azioni da intraprendere per valorizzare la professione di guida di alta montagna alla luce delle nuove sfide imposte anche dai cambiamenti climatici e il ruolo di parchi, riserve naturali e aree protette come volano turistico e come presidio della biodiversità sui territori.
Con l'obiettivo di dare corso a quanto raccomandato dall'articolo 10 del Trattato del Quirinale in tema di cooperazione transfrontaliera, all'incontro ha partecipato anche Alexis Mallon, guida alpina di Sallanches e istruttore dell'Ecole Nationale de Ski et d'Alpinisme, che si è soffermato sull'importanza strategica della collaborazione sui temi legati alla montagna tra Italia e Francia, e più in particolare tra Valle d'Aosta e Alta Savoia.
Al termine dell'incontro - dopo che il presidente dell'Unione Valdostana delle Guide di Alta Montagna Ezio Marlier ha consegnato al vice premier Antonio Tajani una piccozza appositamente forgiata per l'occasione - i componenti delle due delegazioni hanno visitato l'Unità di Crisi del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e la Collezione Farnesina sulle principali vicende artistiche nazionali di tutto il Novecento.
Il dossier idroelettrico
Lunedì scorso, 13 marzo, Emily Rini ha incontrato sempre a Roma, nella sede di via Cristoforo Colombo, il ministro per l'Ambiente e la Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. Tra i diversi temi affrontati, anche quello inerente il futuro delle grandi derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico. «Il dossier dell'idroelettrico è di fondamentale importanza non soltanto per la Valle d'Aosta, ma per l'intero nostro Paese, a maggior ragione tenuto conto del ruolo primario che l'acqua ha e avrà nell'ambito della transizione energetica e del nuovo scenario energetico internazionale che la guerra in Ucraina ci ha posto di fronte. - ha commentato Emily Rini a margine dell'incontro - L'obiettivo è perseguire l'autosufficienza energetica, valorizzando il know-how delle nostre aziende, a fronte di investimenti strategici certi, anche per alleggerire le bollette di famiglie e imprese».