La Valle d’Aosta resta zona gialla però riapriranno Casinò e terme
Nel pomeriggio di ieri, venerdì 18 giugno, il presidente della Regione Erik Lavevaz ha firmato una nuova ordinanza. Considerato che la regione rimane classificata zona gialla per ulteriori 7 giorni, «Sulla base di un netto miglioramento del quadro epidemico» l’ordinanza a partire da venerdì prossimo, 25 giugno, consente la riapertura delle attività di piscine e impianti natatori in impianti coperti, centri benessere e termali, sale giochi e scommesse, sale bingo e casinò nonché di musei e altri istituti e luoghi della cultura, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. Riaprono i battenti quindi il Casinò di Saint-Vincent e gli stabilimenti termali, ossigeno per il turismo che si appresta a decollare.
La Valle quindi si appresta a rimanere in zona gialla di rischio per un'altra settimana, l'ultima, da lunedì 21 a domenica 27 giugno, per poi passare in zona bianca come tutto il resto d'Italia.
«Nell'apparente disinteresse di tutto il contesto politico regionale, Fratelli d'Italia VdA chiede che fine abbia fatto l'ennesima letterina del presidente della Regione, Erik Lavevaz, al governo Draghi circa la richiesta di essere aggregata nell'ultimo elenco delle regioni a passare in zona bianca, il prossimo 21 giugno». Parole di Alberto Zucchi, portavoce di Fratelli d'Italia VdA. «È l'ennesimo documento - aggiunge - arrivato dalla Valle e finito nel cestino?». Fratelli d'Italia aggiunge: «Il popolo valdostano, più che essere interessato a liti interne furibonde o ai giochini volti a stabilire chi malgoverna o malgovernerà con chi, considera prevalente la necessità di non essere relegati una volta di più, come oggi ancora sembra, come l'unica regione ultima arrivata in solitaria in classifica con devastanti ritorni d'immagine ormai nel pieno della stagione turistica estiva».
I numeri del miglioramento
In Valle d'Aosta - viene riportato nel monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, relativo al periodo compreso tra mercoledì 9 e martedì 15 giugno - la percentuale di over 80 che ha completato il ciclo vaccinale è pari all’84,8 per cento (più il 7,4 per cento solo con prima dose), nella fascia 70-79 anni il 56,5 per cento (29,3 per cento) e nella fascia 60-69 anni il 32,1 per cento (44,2 per cento).
La situazione del contagio nella regione - secondo Gimbe - continua a migliorare: si evidenzia una performance in miglioramento sui casi attualmente positivi per 100.000 abitanti e risultano in diminuzione i nuovi casi rispetto alla settimana precedente. Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica e terapia intensiva occupati da pazienti Covid.
Chiuso il reparto Covid
Dimesso l’ultimo paziente positivo al Coronavirus nella giornata di venerdì scorso, 11 giugno, sono state eseguite le operazioni di riconversione del reparto Covid-1 dell’Ospedale regionale Umberto Parini di Aosta con il ripristino dei posti-letto per i degenti e la riattivazione delle apparecchiature elettromedicali e di telemetria.
Nei giorni scorsi è stato eseguito il trattamento di sanificazione con perossido di ossigeno e successivamente accolti i primi pazienti con patologia neurologica. Si tratta di nove persone ricoverate in altri reparti del Dipartimento delle discipline mediche. Il ripristino del reparto prevede la riattivazione di diciassette posti di degenza, di cui quattro specifici di Stroke unit (letti monitorato per pazienti con ictus cerebrale).
«Con la chiusura del reparto Covid-1 e l’immediata riconversione riprende l’attività della struttura di Neurologia e Stroke unit, il “percorso ictus” ritrova il suo alveo naturale - spiega il direttore sanitario dell’Usl, Guido Giardini - e contestualmente può riprendere a pieno regime l’attività della rete delle patologie tempo-dipendenti, che non si è mai fermata grazie all’organizzazione e all’efficienza di tutte le strutture aziendali e, nello specifico, di quelle afferenti al Dipartimento competente che, oltre a fornire il massimo supporto, ha garantito l’attività reparto del Covid-1 destinando risorse umane preziose e capaci: hanno lavorato in “prima linea” quindici oss e trenta infermieri appartenenti alla struttura di Neurologia e agli altri reparti di specialità medica. A tutti loro va il nostro più sentito ringraziamento».
«La riconsegna del reparto Covid-1 è un segnale di ripresa e di ripartenza per il nostro Servizio Sanitario Regionale messo a dura prova dal 13 ottobre 2020, giorno del primo ricovero Covid della seconda ondata - dice l’assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse - Determinante è stato l’impegno di tutti gli operatori sanitari, ai quali va il mio personale ringraziamento per la competenza e la professionalità messe in campo in un momento così difficile e faticoso».