La Valle d’Aosta resta in arancione però bar e ristoranti possono aprire i dehors fino alle 18

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Italia tutta gialla tranne la Valle d'Aosta che resta arancione. Il ministro della Salute Roberto Speranza sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, ha firmato una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da lunedì prossimo, 17 maggio, e lo resterà fino a domenica 23. A sua volta, nel pomeriggio di ieri, venerdì 14 maggio, il presidente della Regione Erik Lavevaz ha firmato una nuova ordinanza per la proroga delle misure poste in essere da lunedì scorso, 10 maggio.

Per bar e ristoranti servizio all’aperto fino alle 18

Sulla base del consolidarsi del miglioramento del quadro epidemico, l’ordinanza regionale, a partire da lunedì 17 maggio, consente ai bar e ai ristoranti di servire i clienti al tavolo all’aperto, fino alle 18, nello stretto rispetto delle regole del distanziamento e nella misura massima di 4 persone per tavolo. Inoltre, grazie alla collaborazione dell’Azienda Usl, nel corso della prossima settimana verrà attivato un servizio gratuito di tamponi a disposizione della popolazione che necessiti di una certificazione di negatività per i motivi previsti, come spostamenti extra-regionali e visite nelle strutture per anziani. Il servizio verrà svolto al drive-in allestito nell'area della Pepinière d'entreprises di Aosta.

Emergenza Covid-19, 43 nuovi casi nelle ultime 24 ore

Dal bollettino di aggiornamento dell'emergenza Covid-19 diffuso dalla Regione, sulla base dei dati dell'Usl, risulta che in Valle d'Aosta nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 43 nuovi casi positivi su 178 persone sottoposte a tampone. Non ci sono stati decessi. Il totale delle vittime dall'inizio della pandemia è 466. Il numero di contagiati riprende a crescere: ieri, venerdì 14, sono 516, 13 in più del giorno precedente. E anche quello dei ricoverati all'Ospedale “Umberto Parini”: sono attualmente 31, 4 in più di giovedì 13, di cui 6 in terapia intensiva. I guariti sono 30.

In isolamento la comunità

riabilitativa Dahu a Brusson

Tra i ricoverati vi sono dei pazienti della comunità riabilitativa e terapeutica Dahu di Brusson dove si è sviluppato un focolaio. Su 51 ospiti presenti - fa sapere la struttura - 13 sono i positivi, di cui 6 sono stati trasferiti nel nosocomio aostano e sono «In buone condizioni, prossimi al rientro in comunità». Degli operatori, «Solo 2 sono risultati positivi ma attualmente non prestano servizio a Dahu. Gli altri risultano vaccinati all'80 per cento. Non abbiamo riscontrato operatori contrari alla vaccinazione». La residenza «Si trova dunque in isolamento e sta adottando tutte le strategie utili per contenere la diffusione della pandemia. Ciononostante le attività riabilitative proseguono con regolarità, avendo particolare attenzione alle norme di sicurezza, come prosegue la Dad per i pazienti minorenni ospitati. Inoltre sono garantiti i contatti con i familiari tramite videochiamata o chiamata semplice».

Positivi, nella nostra regione l’incidenza più alta d’Italia

E' stata la più elevata d'Italia l'incidenza di casi Covid in Valle d'Aosta negli ultimi 7 giorni (da venerdì 7 a giovedì 13 maggio): 156 ogni 100mila abitanti (la media nazionale è di 96) con una positività al tampone del 4,7 per cento (3 per cento la media italiana). I dati emergono dalle tabelle diffuse dall'Istituto superiore di sanità. Dal confronto tra gli ultimi 2 monitoraggi settimanali (da lunedì 26 aprile a domenica 2 maggio e da lunedì 3 a domenica 9 maggio) del Ministero della Salute-Iss, emerge che nella nostra regione sono calati i casi di Covid (da 289 a 195), ma è lievemente risalito l'indice di contagio Rt (da 0,93 a 0,98). Come nel resto d'Italia, anche in Valle d'Aosta l'indice Rt è compatibile con uno scenario di tipo 1, una “Situazione di trasmissione localizzata (focolai) sostanzialmente invariata rispetto al periodo luglio-agosto 2020”, il meno complesso tra i 4 previsti dal Ministero della Salute.

I dati Gimbe: «Vaccinato

il 13 per cento dei valdostani»

In Valle d'Aosta il 13 per cento della popolazione ha completato il ciclo vaccinale per il Covid-19, rispetto a una media nazionale del 12,3 per cento, a cui si deve aggiungere un ulteriore 17,9 per cento che ha ricevuto solo la prima dose. E' quanto riportato nel monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, relativo al periodo compreso tra mercoledì 5 e martedì 11 maggio. La percentuale di over 80 che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 64,6 per cento (più il 24,9 per cento solo con prima dose), nella fascia tra i 70 e i 79 anni il 24,3 per cento (45,9 per cento) e nella fascia tra i 60 e i 69 anni il 13 per cento (51,8 per cento). La situazione del contagio in Valle d’ Aosta - sempre secondo Gimbe - continua a migliorare: in particolare, si riduce l'indicatore relativo ai casi attualmente positivi per 100mila abitanti, si registra una diminuzione dei nuovi casi e risultano sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica e in terapia intensiva occupati da pazienti positivi.

Il presidente Erik Lavevaz:

«Eliminare il coprifuoco»
Nelle sue comunicazioni al Consiglio Valle di mercoledì, il presidente della Regione Erik Lavevaz - che nei giorni scorsi aveva scritto una lettera al ministro Roberto Speranza auspicando l’ingresso della Valle d’Aosta in zona gialla - ha fatto il punto «Sulle diverse riunioni della Conferenza delle Regioni e della Conferenza Stato-Regioni che si sono svolte in queste ultime 2 settimane, i cui argomenti principali hanno riguardato l'evolversi della pandemia e le limitazioni anti-contagio. Insieme alle altre Regioni, abbiamo ribadito, oltre all'esigenza di spostare se non eliminare il coprifuoco, la necessità di revisione dell'obbligo di consumazione all'aperto per le attività di ristorazione: un problema, questo, che si acuisce nelle regioni alpine e crea iniquità di trattamento tra un territorio e l'altro». Il presidente Erik lavevaz ha aggiunto che «Abbiamo inoltre proposto modifiche per quanto riguarda la pratica dello sci estivo e abbiamo rappresentato l'esigenza di procedere alla revisione dei parametri che regolano i passaggi di scenario».

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