La trentesima edizione della Festa dei calabresi è partita con il botto

La trentesima edizione della Festa dei calabresi è partita con il botto
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È partita con il botto anche la 30esima edizione della Festa dei santi Giorgio e Giacomo, iniziata mercoledì scorso, 17 luglio: mezz’ora prima dell’apertura della cucina per la cena un centinaio di persone era giù in attesa. Un appuntamento sicuramente tra i più apprezzati dell'estate valdostana, punto di incontro tra residenti e turisti, molti dei quali arrivati in concomitanza proprio di questa manifestazione, tra i quali pure svizzeri e francesi. In un attimo il padiglione ristorante, punto forte di tutta la kermesse, si riempie e i piatti tipici calabresi la fanno da padrone, tanto che in cucina gli chef Marco Montanari - presente fin dalla prima edizione - e Angelo Tropiano, coadiuvati da una ventina di collaboratori, lavorano a pieno ritmo per soddisfare tutte le richieste. «Non c'è un piatto preferito rispetto a quelli in menu - assicura Marco Montanari - che sono tutti graditi dai maccheroni al ragù di capra agli scialatielli al cinghiale fino ai rigatoni alla n'duia. Ci sono poi gli amanti dello stocco con patate e la nostra parmigiana, insomma grazie alla grande scelta riusciamo a soddisfare qualsiasi palato». Trent’anni di festa dunque, un appuntamento diventato ormai consuetudine, poiché come racconta Salvatore Dodero, in compagnia della moglie Maria Grazia Pastoret e degli amici Tommaso Scalzo, Angela Corgnier, Franca Collé e Viviana Clos, «Noi veniamo tutti gli anni per la cucina, per l'amicizia, per il ballo e soprattutto per l'atmosfera che si respira». E mentre i piatti “ballano sui tavoli”, nel padiglione accanto Erik Bionaz et le Poudzo Valdoten scaldano i motori per la serata danzante che li vedrà protagonisti alle mentre già i primi ballerini cominciano ad arrivare. Insomma una storia che ripete di anno in anno e palpabile è la soddisfazione dello storico patron Giuseppe Tropiano: «Sì, una partenza davvero con il botto e sicuramente migliore di quella dello scorso anno. Tutto questo ci ripaga dei grandi sforzi che facciamo per organizzarla perché devo ammettere che è molto impegnativa. Quindi rinnovo il mio ringraziamento a tutti i nostri collaboratori che per 12 giorni si impegnano a portare avanti questa Festa, entrata ormai nel cuore di tutti i valdostani, calabresi e non».

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