La Thuile, la Statale 26 chiusa dopo la frana riapre per il rientro dei turisti

La Thuile, la Statale 26 chiusa dopo la frana riapre per il rientro dei turisti
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Sarà nuovamente aperto alla circolazione, in modalità provvisoria, il tratto di Statale 26 di collegamento con la Thuile chiuso dopo la frana caduta il pomeriggio di domenica 25 dicembre. Il distacco di quasi 2.000 metri cubi dalla parete est del Mont de Nona aveva fatto rotolare alcuni macigni fino all’ottavo tornante in direzione La Thuile.

Per agevolare il rientro dal ponte festivo l’Assessorato regionale delle Opere pubbliche e Territorio ha concordato con l’Anas, assieme ai sindaci dei Comuni di La Thuile Mathieu Ferraris e di Pré-Saint-Didier Riccardo Bieller, di riaprire la Statale anche in considerazione delle previsioni meteo che indicano nevicate, in modo da alleggerire la circolazione sulla regionale del Colle San Carlo.

L’ordinanza dell’Anas prevede l’utilizzo temporaneo della Statale 26 a partire dalle 8 di domani, domenica 8, sino alle 8 di martedì prossimo, 10 gennaio, a senso unico in discesa, con salita quindi per La Thuile dalla Strada regionale 39 per il Colle San Carlo e discesa verso Pré-Saint-Didier e il fondovalle dalla Statale 26.

Il transito è consentito ai soli veicoli con portata inferiore alle 3,5 tonnellate e, per evitare interferenze. I lavori nel cantiere di costruzione del vallo verranno sosperi nel periodo di riapertura provvisoria.

Gli interventi di protezione realizzati dalle strutture regionali sono a buon punto. Sono già stati ultimati i lavori di bonifica dai massi ciclopici sia del canalone, che della Statale 26, di ripristino dei gradoni preesistenti e l’Anas, nel frattempo, ha ripristinato il tratto di strada interessato dal crollo, ora reso percorribile, mentre la costruzione del rilevato paramassi sta procedendo come da programma.

«L’avanzamento dei lavori nelle previsioni, le programmazioni di ulteriori interventi, la sinergia con l’Anas e le continue interlocuzioni con i Sindaci dei comuni di La Thuile e Pré-Saint-Didier, - dichiara l’assessore alle Finanze, Innovazione, Opere pubbliche e Territorio Carlo Marzi - pongono le condizioni per la riapertura provvisoria e per giungere a breve a quella definitiva, che avverrà con l’ultimazione della realizzazione del paramassi provvisorio. Le sinergie messe in atto e l’impegno profuso da dirigenti e tecnici delle Strutture regionali Attività geologiche e Assetto Idrogeologico dei Bacini Montani, sono risultati determinanti per la gestione in tempi ristretti di una complessa situazione post-frana in un periodo festivo di forte affluenza turistica. La tempistica di realizzazione del vallo è stata condizionata dalla presenza nell’area del cavidotto della Cva che ha limitato la maggiore profondità dello scavo del vallo, determinando di conseguenza un maggior sviluppo in altezza del muraglione, con conseguente allungamento dei tempi di lavorazione».

I lavori riprenderanno martedì 10 gennaio e si dovrebbero concludere comunque in tempi stretti, presumibilmente entro il prossimo fine settimana, compatibilmente con le condizioni ambientali. Alla fine dell’intervento per la mitigazione del rischio, l’Anas disporrà la riapertura totale della Statale 26.

La vegetazione abbattuta dalla grande frana caduta il pomeriggio di domenica 25 dicembre dalla parete est del Mont de Nona: alcuni macigni hanno raggiunto l’ottavo tornante della Statale 26 in direzione di La Thuile. Sotto, mezzi al lavoro per il ripristino del manto stradale sul tratto interessato dal crollo

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