La Thuile, la minoranza di Christian Manfredi chiede un altro studio per il tunnel del Piccolo San Bernardo

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Il tunnel del Piccolo San Bernardo è tornato d’attualità a La Thuile. Il capogruppo di minoranza Christian Manfredi ha chiesto apertamente in Consiglio comunale “Che le istituzioni, la Regione in primis, tornino al lavoro per promuovere uno studio di fattibilità per la realizzazione della galleria che collega la Valle d’Aosta e la Tarentaise”. Manfredi, di fatto, insiste affinché venga rispettata la volontà della popolazione di La Thuile, che il 20 ottobre del 2019 - con un apposito referendum - aveva detto “sì” a un nuovo studio di fattibilità per la creazione di un tunnel sotto al colle del Piccolo San Bernardo. Il quesito - che vedeva tra i promotori proprio Christian Manfredi - raccolse 242 sì e 139 no, mentre furono 6 le schede bianche.

“Noi portiamo avanti negli uffici competenti tutte e tre le questioni relative ai referendum del 2019: oltre al tunnel vi è un tavolo aperto con l’Anas per la variante sulla statale 26 e lavoriamo pure al progetto del golf ad Arly”, sottolinea il sindaco Mathieu Ferraris.

Christian Manfredi, in Consiglio comunale, ha chiesto di rivedere ill documento del 2006, che di fatto aveva “bocciato” il progetto del tunnel perché troppo costoso. “Le condizioni, rispetto a quindici anni fa, sono cambiate. Il primo progetto prevedeva il sacrificio di una parte importante del comprensorio sciistico di La Thuile per la realizzazione dei lavori di scavo, adesso questo problema si potrebbe bypassare. In Francia l’idea non è considerata una boutade, anche perché per la Haute Tarentaise e la Val d’Isère una galleria con sbocco in Valle d’Aosta sarebbe una via di fuga importante in caso di calamità o di danneggiamenti della diga di Tignes. La politica europea è attenta a queste dinamiche, solo con un progetto nuovo potremmo pensare di attingere ai fondi previsti per il miglioramento della rete viaria. Voglio inoltre precisare che il tunnel del Piccolo San Bernardo servirebbe solo a scopi turistici e non al trasporto su gomma delle merci. Aprire una strada aperta tutto l’anno verso la Savoia e le sue stazioni di sci avrebbe una ricaduta importante dal punto di vista turistico non solo per La Thuile ma per tutta la Valle d’Aosta”.

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