La stagione espositiva del 2025 porterà Pablo Picasso e Italo Mus

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Pablo Picasso, Inge Morath, Italo Mus. Sono i nomi delle 3 grandi mostre che animeranno la stagione espositiva 2024/2025 ad Aosta. Le novità sono state annunciate lunedì scorso, 17 giugno, dal presidente della Regione Renzo Testolin. Al grande artista spagnolo morto nel 1973 sarà dedicata l’esposizione “The Other Picasso. Ritorno alle origini”, che sarà curata da Helena Alonso e Oscar Carrascosa e che verrà ospitata al Museo archeologico regionale di piazza Roncas indicativamente da venerdì 20 giugno a domenica 19 ottobre 2025 con prestiti di istituzioni museali spagnole quali il Museo Es Baluard di Maiorca, la Collezione Serra e la Fundacion Fran Daurel di Barcellona.

Al Centro Saint-Bénin di Aosta - da venerdì 18 ottobre 2024 a domenica 16 marzo 2025 - sarà invece ospitata una monografica di Inge Morath, fotografa austriaca e prima fotogiornalista donna ad essere reclutata nell’agenzia Magnum.

Il Museo archeologico regionale accoglierà anche un grande artista valdostano con la mostra - curata da Leonardo Acerbi e Remo Busana - dal titolo “Italo Mus, fedele cronista del suo tempo” che - da venerdì 21 febbraio a domenica 18 maggio 2025 - raccoglierà 80 opere inedite del pittore originario di Châtillon realizzate dai primi anni del Novecento fino alla sua morte, avvenuta nel 1967.

«Prosegue una programmazione espositiva di ampio respiro e alta qualità, che offre al pubblico approfondimenti sulla grande fotografia internazionale, con Inge Morath, sull’arte del Novecento con il più famoso artista del XX secolo, Pablo Picasso, senza dimenticare di valorizzare il legame con il territorio, con la mostra dedicata al più importante pittore valdostano, Italo Mus. - dichiara l’assessore ai Beni e alle Attività culturali Jean-Pierre Guichardaz - Siamo particolarmente lieti di presentare un’ampia offerta culturale per la Valle d’Aosta».

«Un grande impegno organizzativo e di ricerca sta alla base della programmazione espositiva regionale, che intende avvicinare il pubblico all’arte, un linguaggio espressivo universale che documenta la complessità del mondo» aggiunge Daria Jorioz, dirigente della Struttura Attività espositive e promozione dell’identità culturale.

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