La sostenibilità per lo sviluppo del territorio: presentato il piano del Canavese

La sostenibilità per lo sviluppo del territorio: presentato il piano del Canavese
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L’esperienza concreta del Piano d'azione per l'energia sostenibile e per il clima "Dora 5 Laghi", manifestazione del Paesc (Patto di adattamento energetico e climatico, comunemente noto come Patto dei Sindaci), è stata presentata giovedì 28 novembre scorso al Grattacielo della Regione Piemonte da Fausto Francisca e Franco Cominetto, rispettivamente sindaci di Borgofranco d’Ivrea e Burolo. L’incontro è stato coordinato da Paola Casagrande, direttore regionale coordinamento delle politiche e dei fondi europei. Dopo i saluti dell'assessore regionale all'Ambiente Matteo Marnati, ha introdotto la discussione Claudia Porchietto, sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte, parlando della sostenibilità come strategia vincente per lo sviluppo del territorio. «Non ho avuto problemi a presentare l'impegno dell'amministrazione di Borgofranco nel percorso condiviso intrapreso verso un presente sostenibile. - commenta Fausto Francisca - A partire dal Paes solitario del 2012, quando era solo energetico, per arrivare a Paesc Dora 5 Laghi, approvato a febbraio del 2022, con l'aggiunta dell'adattamento climatico, abbiamo condiviso il piano con gli altri 6 Comuni, Burolo, Chiaverano, Montalto Dora, Lessolo, Quassolo e Quincinetto». Il Paesc canavesano prevede azioni per ridurre del 56,9 per cento le emissioni di Co2 entro il 2030, con vari indirizzi individuati. Le azioni, con il concorso dell'Enviroment Park come consulente e collaboratore, vedono una partecipazione attiva, Comune per Comune, per concretizzare progetti e programmi sul risparmio energetico di edifici pubblici e privati, sulla riduzione dei consumi, sul riuso e sul recupero di materiali un tempo non riutilizzabili. A questi si aggiungono la conservazione delle aree boschive e della loro gestione, la mobilità collettiva e sostenibile, il recupero delle stazioni, la riqualificazione dei boschi perifluviali, l'implemento delle energie rinnovabili, le comunità energetiche rinnovabili e molto altro in questo comparto. «Il nostro Patto - prosegue Fausto Francisca - prevede tutte queste azioni in linea per raggiungere i “17 goals” Onu, condivisi dall'Europa, dall’Italia, dalla Regione Piemonte e dai 7 sindaci canavesani». Pur avendo risorse umane ed economiche ridotte, i piccoli Comuni sono riusciti ad agire in concerto con le indicazioni del Coordinamento Nazionale delle Agende 21 locali italiane, partecipando in passato ai progetti Interreg Europei Alcotra e Med e ai progetti Acquisti Verdi e utilizzando i Cam (Criteri minimi ambientali), condividendo le esperienze di Veneto Adapt, applicando i principi dell'economia circolare, per quelli che un tempo erano chiamati rifiuti e oggi risorse. «Sono certo che i nostri Comuni raggiungeranno gli obiettivi prefissati con l'Europa, mantenendo fede al Patto concordato» ha concluso Fausto Francisca.

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