«La soppressione di quel treno ha causato disagi enormi ai pendolari»
«Sono un vostro affezionato lettore e scrivo a La Vallée Notizie proprio perché è il giornale cartaceo secondo me più letto in Valle d’Aosta. In particolare spero nella pubblicazione della lettera, anche solo per far sentire la “vicinanza” alle migliaia di persone come me. Lavoro nel canavese. Non è una scelta, ma una necessità: lì ho trovato lavoro. Abito ad Aosta, nemmeno questa è una scelta: qui sono nato e risiedo con la mia famiglia. Non posso cambiare lavoro, non posso traslocare tutta la famiglia. Quindi ogni mattina salgo sul treno e mi metto in viaggio, per andare a lavorare cosa che mi consente di vivere dignitosamente e che per me è un dovere civico. Sarebbe più conveniente, per la mia condizione, stare a casa e richiedere una serie di assegni… ma questi conti non li voglio nemmeno pensare. Il modo più semplice ed economico per raggiungere il posto di lavoro, oltre che ecologico, è di spostarmi con l’abbonamento ferroviario, Aosta-Ivrea, Ivrea-Aosta. Aspettavo con trepidazione l’arrivo di nuovi treni bimodali, per avere qualche certezza in più, invece l’inverno 2021 mi ha portato amare sorprese. Già a novembre si leggeva sui giornali “Torino-Chivasso-Aosta: orari impossibili e treni sovraffollati.” Ad esempio il 6 dicembre 2021 100 minuti di ritardo sulla linea Aosta-Ivrea-Chivasso-Torino. Ma 100 minuti vogliono dire arrivare al lavoro 2 ore dopo… si creano difficoltà lavorative. Il 12 dicembre, invece di recepire le difficoltà, Trenitalia ha risposto cambiando orario e sopprimendo il primo treno del mattino da Aosta!!! Questa soppressione ci mette in croce, il treno era sempre bello pieno, siamo stati lasciati tutti a piedi. Questa corsa c’era da 50 anni, è importantissima per chi lavora nella Bassa Valle e nel Canavese, la sua mancanza comporta o di prendere l’auto (lavorando per nulla) o l’autobus (o licenziarsi). Perché nessuno si preoccupa di informarsi sugli orari studenti e lavoratori, prima di eliminare treni a casaccio? Si tratta di una corsa, ma era essenziale, io viaggio per lavorare, gli altri per studiare, non per divertirci. Leggo poi su internet “Assalti di pendolari e turisti: i treni Torino-Aosta nel caos”. E ancora “Covid autisti senza green pass e malati, stop bus Aosta-Torino.” Io sono disperato, la situazione peggiora ogni giorno. Sono diperato: a chi posso rivolgermi?».