La sfida di tre donne coraggiose che lottano contro la violenza e lo sfruttamento sessuale

La sfida di tre donne coraggiose che lottano contro la violenza e lo sfruttamento sessuale
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Stanno per entrare nel vivo le iniziative legate alla 20esima edizione del Premio "La Donna dell'Anno", il prestigioso riconoscimento internazionale ideato dal presidente onorario della giuria François Stevenin e promosso dal Consiglio Valle con il patrocinio della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità e del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, in collaborazione con il Comune di Saint-Vincent e il Soroptimist International Club Valle d'Aosta, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e con Donna Moderna e Mondadori Store in qualità di media partner.

Il Premio, nato con l'intento di valorizzare il ruolo delle donne nella società, nella cultura, nel mondo del lavoro, nella politica, nella comunicazione, nelle arti e nello spettacolo, quest'anno, focalizzandosi sul tema "Diciamo no alla violenza in ogni sua forma di manifestazione!", si propone di contribuire a far sì che forte si faccia sentire la voce di chi difende nel mondo le donne maltrattate, violentate, umiliate, perseguitate, private di ogni diritto fondamentale sino a quello più sacro della vita.

Le tre finaliste di quest'anno sono tre donne simbolo della lotta alla violenza sulle donne: Waris Dirie, modella somala naturalizzata austriaca che è riuscita a fuggire dalla sua terra natia attraversando il deserto da sola a 13 anni, porta avanti un'incessante battaglia contro le mutilazioni genitali femminili e per i diritti delle donne. La sua storia ha ispirato il film “Il Fiore del Deserto”, dramma biografico diretto dalla regista Sherry Hormann; Margarita Meira che, dopo aver perso la figlia, vittima della tratta di esseri umani in Argentina, ha creato, insieme ad altre mamme, un'Associazione per lottare contro lo sfruttamento sessuale, offrire sostegno legale e svolgere attività di investigazione per ritrovare le ragazze che lei accoglie nella sua casa; Isoke Aikpitanyi che, rischiando la vita, è riuscita a liberarsi dallo sfruttamento di chi dalla Nigeria l'aveva portata in Italia facendole inseguire un sogno per poi, invece, costringerla a prostituirsi. Da allora ha deciso di aiutare le ragazze vittime della sua stessa sorte, assicurando una via di uscita a migliaia di donne nigeriane vittime della tratta.

Alle varie iniziative in programma sarà presente anche la vincitrice del Premio Soroptimist International Club Valle d'Aosta Rosa Pepe, avvocato campano che da anni opera a sostegno delle donne vittime di violenza.

La cerimonia di consegna

Mercoledì prossimo, 14 marzo, alle 21, il centro congressi del Grand Hôtel Billia ospiterà, a ingresso libero, la cerimonia di consegna della 20esima edizione del Premio "La Donna dell'Anno", presentata dal direttore artistico Paola Corti e dalla conduttrice Katia Berruquier. Sul palco salirà anche la madrina di questa edizione del Premio, la cantante maliana Inna Modja, che, attraverso l'esecuzione di diversi brani musicali, testimonierà della propria drammatica esperienza di vita e della lotta che sta conducendo contro la violenza sulle donne.

La vincitrice del Premio "La Donna dell'anno" si vedrà attribuire un riconoscimento del valore di 20mila euro; sarà poi assegnato il Premio "Popolarità” del valore di 15mila euro che andrà alla candidata più votata dalla giuria popolare che si può esprimere via web attraverso il sito del Consiglio Valle (www.consiglio.vda.it/donna_dell_anno) fino alle 12 di mercoledì 14 marzo; è infine previsto un terzo premio da 10mila euro. Tutte le somme dovranno essere spese interamente per la realizzazione o il completamento dei progetti umanitari e di sviluppo per i quali le vincitrici sono state selezionate. Durante la cerimonia di premiazione, saranno consegnati il Premio del Soroptimist International Club Valle d'Aosta, che ammonta a 2mila 500 euro, una targa speciale del settimanale Donna Moderna e 2 menzioni speciali assegnate dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio Valle ad altrettante associazioni impegnate nel territorio valdostano nel contrasto alla violenza di genere.

L'arte contro la violenza

Partendo dal tema centrale di questa ventesima edizione, "Diciamo no alla violenza in ogni sua forma di manifestazione!", si è scelto di avvalersi dell'arte quale strumento per sensibilizzare gli studenti su questo argomento di stretta attualità: utilizzando linguaggi creativi e artistici diversi i partecipanti ai vari progetti hanno avuto la possibilità di realizzare dei veri e propri manifesti della non violenza.

Oggi, sabato 10 marzo, alle 11.45, ad Aosta, piazza Chanoux viene letteralmente occupata da oltre 60 ragazzi e ragazze delle classi 4 e 5e del Liceo artistico di Aosta. I giovani sono infatti impegnati in un “freeze flash mob”, ovvero a segnale convenuto resteranno immobili per alcuni minuti a comporre una gigantesca composizione pittorica sul tema del Premio.

Lunedì 12 marzo, alle 17.30, ad Aosta, alla Cittadella dei Giovani, le finaliste parteciperanno all'inaugurazione del murale realizzato nel corso di 10 incontri da un gruppo di 13i giovani, coordinato dall'insegnante Fabio Cuffari.

In occasione della cerimonia finale di mercoledì 14 marzo a Saint-Vincent saranno svelate le scenografie realizzate dagli studenti della classe 4a B del Liceo artistico di Aosta.

Gli incontri con le scuole

Lunedì 12 marzo sono previsti due incontri durante i quali le finaliste e la vincitrice del Premio Soroptimist parleranno delle proprie esperienze e si confronteranno con i ragazzi: il primo è fissato alle 8.50, ad Aosta, con gli studenti dell'Istituto Tecnico e Professionale Regionale "Corrado Gex"; il secondo è in programma alle 11.40, nella Sala conferenze della Biblioteca regionale, con gli studenti del Liceo artistico di Aosta.

Martedì 13 marzo ci si sposterà a Verrès, nel Salone Bonomi di piazzale Europa, per incontrare alle 8.50 gli studenti dell'Istituzione Scolastica di Istruzione Liceale Tecnica e Professionale di Verrès.

Le iniziative con le Associazioni

Tra gli eventi collaterali del Premio rientrano anche due attività promosse dagli Stati Generali delle Donne Valle d'Aosta.

Lunedì 12 marzo, alle 17, ad Aosta, all'Arco d'Augusto, all'inizio dell'area pedonale, le finaliste parteciperanno all'inaugurazione di “Una panchina rossa contro il femminicidio". È un'iniziativa simbolica cui la Valle d'Aosta aderisce, andando ad unirsi a tante altre città italiane.

Alle 18.30, sempre ad Aosta, alla Cittadella dei Giovani, sarà presentato il libro "Matera 2019. Gli Stati Generali delle Donne sono in movimento", contenente i vari documenti elaborati sinora in incontri, convegni e conferenze, compreso il manifesto "#madeinwomanmadeinitaly" che, nei suoi 10 pilastri, indica soluzioni concrete per contribuire a creare valore sociale, economico, culturale.

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