La scoperta su Aosta di William Turner
Il 22 luglio del 1882, esattamente 140 anni fa, il famoso scrittore, poeta, pittore e critico d’arte John Ruskin, che aveva 63 anni, mise in vendita a Londra da Christies la sua collezione, nella quale figuravano numerose opere del più grande pittore britannico di sempre, Joseph Mallord William Turner, scomparso nel 1851 e legato da profonda amicizia a John Ruskin.
Tra le opere all’asta figuravano 2 acquerelli di un identico soggetto, che John Ruskin aveva esposto nel 1878 con lo stesso titolo “The Bridge”, commentando sulla stampa dell’epoca che «avrebbe sempre sperato che qualche viaggiatore gli dicesse di quale ponte di trattasse, un ponte notevole di una città importante nelle Alpi». Invece ciò non accadde e nella vendita di Christies del 1882 i 2 acquerelli vennero posti sul mercato con i titoli “The Bridge” e “The Bridge: Evening” per distinguerli. Nel 1964, l’opera “The Bridge” venne nuovamente messa all’asta, in questo caso da Sotheby’s come “Bellinzona”, mentre nel 1970 “The Bridge: Evening” venne catalogato come “View of the Mosel Valley and Coblenz”, cioè un paesaggio della Mosella con sullo sfondo la città di Coblenza.
Il mistero durò sino al 2014, quando “The Bridge: Evening” venne studiato dall’esperto Ian Warrell prima di essere inserito nell’asta del 9 luglio di Sotheby’s. Sulla base della nuove ricerche condotte in occasione della magnifica esposizione “Turner, la Vallée d’Aoste et le Mont Blanc” allestita nell’estate del 2000 al Museo Archelogico di Aosta, riguardante il viaggio di Joseph Mallord William Turner nel 1836 nella nostra regione, Ian Warrell individuò l’attraversamento in legno che collegava l’envers ad Aosta, la città sullo sfondo, e attribuì all’opera il titolo “Looking down the Aosta Valley towards Aosta and the Pont Suaz”, con chiaramente individuata la torre di Bramafan. L’acquerello, con misure 24 x 30 centimetri, venne venduto a 182.500 sterline, con i diritti circa 235mila sterline, pari a 275mila euro.
Da un mese di luglio ad un altro, pochi giorni fa, mercoledì 6, ancora Sotheby’s 8 anni dopo ha proposto proprio l’altro acquerello, a questo punto chiaramente individuato come Aosta, indicato in catalogo come “Ponte Suaz at Aosta in the Italians Alps”. Identiche le dimensioni di 24 x 30, diverse la luce e la prospettiva, segno che Joseph Turner passò diverse ore sulla sponda della Dora, osservando le condizioni e realizzando “en plein air” le sue 2 opere “ritrovate” che confermano come la Valle d’Aosta del XIX secolo fosse una meta amata e molto ambita dai grandi artisti inglesi. L’acquerello ha trovato chiaramente un compratore per 88mila sterline, 115mila con i diritti, in euro 135mila.