La Route des vignobles alpins coinvolge Carema “Il fulcro per noi è il recupero della Gran Masun”
«La fetta di nostra competenza di questo progetto fa perno sul recupero della Gran Masun, intesa come polo museale multimediale dedicato alla viticoltura, che è l’attività che permea il nostro territorio e la nostra gente, attorno a cui tutto si è sempre svolto. Si tratta però solo di un tassello di una progettualità più estesa nel futuro, che mira a offrire al turista, anche solo di passaggio, un valido motivo per trattenersi di più nel nostro Comune». Così si è espresso Flavio Vairos, sindaco di Carema, in occasione dell’evento finale del progetto europeo Alcotra - Route des vignobles alpins, svoltosi venerdì scorso, 9 aprile, in collegamento on line con i territori interessati: oltre a Carema anche Pomaretto, Montmélian, Aymavilles e Motz. Un’iniziativa transfrontaliera, candidata al sostegno da parte dell’Unione Europea nell'ambito del programma Interreg Alcotra 2014-2020 e con capofila la Città Metropolitana di Torino, che prevede la valorizzazione di nuovi itinerari di scoperta enoturistica 2 due versanti delle Alpi Occidentali, proponendo un itinerario tematico che esalti le peculiarità dei 3 territori coinvolti dal punto di vista enologico, gastronomico, geografico, storico e culturale.
«Da anni vi è fermento attorno all’attività nelle vigne. - continua Flavio Vairos - Oggi riusciamo ad attirare qui nuovi e giovani imprenditori del settore, disposti a mettersi in gioco in prima persona nella produzione vinicola e a tornare a dedicarsi seriamente alla viticoltura. Il nostro vino comincia a essere conosciuto e apprezzato anche oltreoceano. L’essenza stessa del paese è dominata dalla viticoltura. Molti progetti che avevamo in programma, coinvolgendo gli stessi caremesi per sensibilizzare loro per primi sull’importanza di tali attività nella loro storia, cultura, modo di vivere, sono stati fermati o rallentati dall’emergenza sanitaria in corso, ma insisteremo su questa strada perché, per poter essere ambasciatori di altri, è necessario fare comprendere prima ai nostri residenti lo scenario che andrà concretizzandosi e il nostro sforzo per ottenerlo».
Proprio l’edificio medievale della Gran Masun sarà, non solo simbolicamente, cuore di questo rilancio, forte della sua sala multimediale in allestimento, aperta in seguito ad ospitare eventi anche d’altra natura al di là di quella caratterizzante della viticoltura. La sala del museo è di circa 50 metri quadri, in cui saranno disposti anche oggetti del passato relativi al mondo del vino e della sua produzione, ospiterà l’allestimento cinematografico che consentirà l’interazione dei visitatori, i contenuti potranno sempre essere aggiornati o cambiati nella tematica per il futuro. «La cantina nel piano interrato - prosegue il sindaco Flavio Vairos - necessita ancora di qualche lavoro, poi potrà diventare un luogo di degustazione e di conservazione del vino; i 2 piani superiori saranno adibiti a servizi vari incentrati su questo settore e potranno anche essere messi a disposizione di altre realtà circostanti che si dedichino a loro volta ai vigneti. Insomma un lavoro “in fieri”, passibile di essere alimentato da forze e aiuti anche dall’esterno del territorio comunale, tutt’intorno a quella che vorrei definire “la casa della viticoltura”, anche se così potrebbe sembrare una definizione riduttiva: abbiamo preparato la tavola che ora deve essere imbandita e trovare i suoi avventori».
Anche la sentieristica minore che affianca la Via Francigena e il Sentiero dei Vigneti sarà rimessa a nuovo e resa fruibile dai visitatori di passaggio, per favorire il loro percorso e per indurli a fare tappa in paese. Tra le altre azioni realizzate dal progetto transfrontaliero vi sono il recupero di 3 vigneti in quota, l’allestimento di 4 vigneti didattici, la realizzazione di 14 sentieri tra i vigneti, la predisposizione di pacchetti turistici transfrontalieri, la realizzazione di un altro museo multimediale dedicati al vino e alla viticoltura (oltre a quello di Carema), il recupero di un punto degustazione nei vigneti eroici del Ramìe a Pomaretto, l’allestimento di sale per l’esposizione e la degustazione dei vini ad Aymavilles, la creazione di un’App per scegliere dove mangiare e dormire, cosa visitare e degustare e molto altro ancora.