La Revue della Biblioteca di Quart è al 100esimo numero “Una rivista che ha fissato nel tempo la storia del paese”
La Revue de Quart spegne 100 “candeline”. Arriverà nei prossimi giorni nelle case delle famiglie del paese il 100esimo bollettino curato dalla Biblioteca comunale, il cui “numero zero” uscì nella primavera del 1985. Nel tempo la rivista ha contribuito a raccontare e a conservare la storia della comunità, all’inizio con 4 numeri ogni anno, scesi poi a 3 e adesso a 2. Il comitato di redazione delle origini - i cui nomi sono stati pubblicati per la prima volta sul quarto numero nel mese di giugno del 1986 - era formato da Sigfrido Beneyton, direttore responsabile fin dall’inizio e ancora attualmente, Anita Bryer, Cesarino Collé, Efisio Blanc, Sandro Bertholin, Ezio Acheron, Donato Arcaro, Renata Vairetto, Ezio Togniettaz, Ines Brillo, Damiano Daudry e Manuela Zilio. I primi 8 numeri (compresa l’edizione zero) sono stati stampati dalla tipografia parrocchiale di Issogne di don Eraldo Segafredo; poi l’incarico è passato alla Musumeci e attualmente alla Tipografia Duc.
La nascita della Revue seguì di appena un anno la creazione della Biblioteca comunale. «All’origine di quel progetto eravamo un gruppo di persone tra cui io, che insegnavo alle scuole medie, e i maestri elementari Sandro Bertholin, papà dell’attuale sindaco, e Anita Bryer. - ricorda Renata Vairetto, storico membro della commissione della Biblioteca e ancora attualmente consigliera comunale - Allora esistevano poche biblioteche e noi prendemmo spunto da quella di Aosta e dalla comprensoriale di Châtillon. Nel 1985 nacque la Revue, che allora era un trimestrale che richiedeva quindi tanto lavoro. Ora sono 2 numeri all’anno, però i contenuti sono rimasti quelli di sempre, così come l’ambizione di incentivare la partecipazione della popolazione. Ciò che ricordo in particolare degli inizi è la grande voglia di lavorare insieme, l’entusiasmo e l’armonia che regnava tra noi. Adesso sono numerosi gli strumenti di comunicazione ma allora ce n’erano meno e quindi la Revue era volentieri conservata dalle persone. Anche oggi l’iniziativa è molto apprezzata: il nuovo comitato di gestione è vivace e sono sicura che la Revue ne risulterà ulteriormente valorizzata».
Se i contenuti sono rimasti quelli delle origini - dalle novità dell’Amministrazione comunale alle iniziative delle varie associazioni fino alla vita della scuola, con le sempre apprezzatissime foto di gruppo di tutte le classi - è cambiato e molto il modo di lavorare. «Ovviamente non esistevano internet né la posta elettronica quindi scendevamo fino a Issogne con gli articoli battuti a macchina e le fotografie cartacee separati in diverse cartelline. - dice Manuela Zilio, che ancora oggi ricopre con passione l’incarico di bibliotecaria - In quei primi tempi un grande aiuto dal punto di vista dell’impaginazione e della grafica ce lo fornì Enzio Sanguinetti. Poi con l’inizio dell’era digitale le cose si sono semplificate anche se la filosofia è rimasta la stessa. La Revue nel tempo è diventata uno spaccato della vita del Comune, quasi un archivio che permette di ripercorrere la storia della comunità nel filo degli anni».
«Non avremmo mai pensato di raggiungere il traguardo dei 100 numeri. - ammette Sigfrido Beneyton, direttore dal numero zero e ancora oggi - E’ stata un’iniziativa sicuramente apprezzata dalla popolazione: nel tempo abbiamo ricevuto tanti attestati di riconoscenza. Abbiamo trattato gli argomenti più vari, le notizie dell’Amministrazione comunale ma anche sport, vita delle associazioni e delle scuole, musica, teatro... La Revue è sempre rimasta fedele a se stessa, cercando di fare partecipare la gente. E in tanti in questi anni hanno collaborato in modo esemplare».
«La Revue è stata fondamentale per la vita del paese, è il documento ufficiale che ha raccontato gli ultimi 36 anni di vita del Comune. - aggiunge Manuela Bergamasco, attuale vicesindaco e presidente della commissione della Biblioteca dal 2000 al 2010 - Per le associazioni è sempre stato importante riuscire a pubblicare la foto delle varie iniziative sulla Revue, come se ciò permettesse di fermarle nel tempo, di consegnarle alla storia del paese. Ho sempre avuto la sensazione che le persone riconoscessero il valore della pubblicazione. Del numero 100 stampiamo 2.000 copie: 1.870 per le famiglie del paese e alcune anche per chi si è trasferito in altre regioni italiane o addirittura all’estero ma che vuole continuare a ricevere la Revue per essere informato su ciò che accade a Quart: per loro è come un filo che li lega ancora alla nostra comunità».
Per la copertina del numero 100 è stato indetto un concorso fotografico: è stata scelta un’immagine che ritrae la cappella di Trois-Villes scattata da Daniele Spoladore. L’attuale commissione di Biblioteca, che svolge il ruolo di comitato di redazione, è composta da Cristina Amato, Gianfranco Apostoli, Sandra Bettinelli, Katiuscia Colella, Cinzia Dufour, Laura Dufour, Mariella Morabito, Lucia Pison, Maria Vittoria Zanardi e Manuela Zilio.