La Residenza Sanitaria Assistita a Variney diventa un’Unità di cura per i pazienti Covid-negativi
La Residenza Sanitaria Assistita sita a Variney, nel Comune di Gignod, che attualmente non ha pazienti Covid positivi in carico, viene riorganizzata come Unità di Cura residenziale estensiva per soggetti Covid-negativi.
Già nella giornata di martedì 20 luglio si è proceduto al trasferimento dei primi pazienti dall’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta.
«Si tratta di pazienti post-acuti non positivi al virus, che necessitano di assistenza o che devono essere sottoposti a riabilitazione. - precisa la direttrice del Distretto 2 dell’Usl Francesca Faelli - Sono soggetti dimissibili dall’ospedale ma che non possono essere mandati a domicilio, per esigenze cliniche puntuali o per problematiche di carattere sociale e assistenziale. La funzione è anche quella di accogliere utenti provenienti dal territorio con le medesime caratteristiche dei degenti ospedalieri».
La riorganizzazione della Residenza Sanitaria Assistita risponde alle necessità legate alla risposta alle esigenze dell’attività ordinaria di ricovero e dell’assistenza ai soggetti con patologie acute e tempo-dipendenti ed è resa possibile grazie all’accordo tra l’Azienda Usl e l’Assessorato regionale della Sanità, Salute e Politiche sociali con l’Unité des Communes Grand Combin e il Comune di Gignod.
«Gli aspetti determinanti per la decisione di attivare 15 dei 34 posti disponibili nella Residenza Sanitaria Assistita - afferma il direttore generale dell’Usl Marco Ottonello - sono essenzialmente 2: prima di tutto, la possibilità di decongestionare il nosocomio, con evidenti vantaggi sul piano della pressione sui posti-letto del’Ospedale “Umberto Parini”. Poi, la possibilità di riconvertire tempestivamente, nel caso di un’ulteriore riacutizzazione della situazione pandemica, i posti letto disponibili destinandoli ad eventuali pazienti Covid-positivi. La struttura, per le proprie caratteristiche, potrà anche essere riorganizzata in 2 aree distinte e separate, per ospitare sia pazienti positivi, sia quelli negativi».