«La Regione non deve lasciarsi scappare il castello di Introd»
Continua la partita per salvare il castello di Introd dall'imminente vendita. Le consigliere regionali del Progetto Civico Progressista, Chiara Minelli ed Erika Guichardaz, hanno depositato una mozione per impegnare il governo regionale «a concludere gli approfondimenti necessari sulla sostenibilità economica» per l'acquisizione dello storico immobile e «a compiere gli atti necessari, compresa l'individuazione delle risorse finanziarie, per esercitare proficuamente il diritto di prelazione». L'iniziativa sarà discussa nella prossima seduta del Consiglio Valle, convocata per mercoledì 9 e giovedì 10 marzo.
L'antica dimora è finita al centro dei riflettori dopo che la famiglia Caracciolo di Brienza, proprietaria del castello, ha annunciato che era in conclusione la trattativa con alcuni privati per la sua vendita. Dal momento dell'ufficializzazione dell'atto di vendita, la Regione ha 60 giorni per esercitare la prelazione, acquistando l'edificio. Però come ha spiegato il presidente della Regione Erik Lavevaz nello scorsa riunione del Consiglio Valle, al momento non ci sarebbero le risorse economiche necessarie per poterlo acquistare.
Nel frattempo alcuni valdostani hanno dato il via ad una petizione popolare, sulla piattaforma change.org, per invitare la Regione ad esercitare il diritto di prelazione ed acquistare il bene.
L'iniziativa ha già raccolto oltre 1.000 firme.
Per i promotori della petizione, il castello di Introd è «un bene pubblico, centro di cultura e di aggregazione, luogo del cuore per un intera comunità e per coloro che amano la nostra regione». Per questo, «crediamo - aggiungono - che il castello di Introd debba essere acquistato dalla Regione Valle d'Aosta e che la sua apertura e fruizione continui ad essere garantita». I firmatari chiedono quindi alla Giunta regionale «di far valere il suo diritto di prelazione per far sì che il nostro castello continui a appartenere alla nostra comunità».
Sulla questione è intervenuta l’associazione culturale «L’Atelier des rêves d’Introd», «Dont l’un des buts statutaires est la tutelle et la mise en valeur du patrimoine culturel, historique et architectural de la commune d’Introd» si legge in una nota diffusa nei giorni scorsi. Per questo. L’associazione «adresse un appel au Gouvernement régional afin qu’il prédispose les fonds nécessaires et applique son droit de préemption sur le château, afin de ne pas priver les Valdôtains d’un patrimoine culturel, historique et touristique majeur. L’association rappelle aussi que le château est un volet économique indispensable pour l’essor de la petite communauté d’Introd, qui vient d’obtenir le prestigieux label “Bandiera arancione” grâce aussi à la présence dans son territoire d’un manoir ouvert au public. L’Atelier des rêves d’Introd, s’unit et soutient la pétition promue par ses concitoyens en faveur de l’achat du château par l’Administration régionale et s’engage à oeuvrer pour que ce précieux héritage de notre communauté devienne à jamais un bien commun de tous les Valdôtains».
Il maniero è in vendita dal 2017 e ora a quanto pare esiste un acquirente. Si tratta di un industriale milanese, che avrebbe offerto una cifra compresa tra i 4,8 e i 5 milioni di euro ai proprietari. Il potenziale acquirente acquisterebbe il castello per farne una dimora privata, ponendo fine quindi a quanto era avvenuto negli ultimi anni, e cioè all’utilizzo del castello per eventi pubblici, rassegne culturali e matrimoni.