La Regione capofila del primo piano integrato a tema culturale dell’area Alcotra

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Mercoledì scorso, 19 maggio, si è tenuto il lancio del piano integrato tematico del programma di cooperazione Alcotra denominato PaCE. Un evento previsto nella predisposizione del programma e che vede la Regione Autonoma Valle d’Aosta quale coordinatrice generale dei lavori, oltre che capo fila di 1 dei 3 progetti. L’evento si è tenuto in videoconferenza, limitando, ma non impedendo, il coinvolgimento politico con la partecipazione dell’assessore Jean-Pierre Guichardaz, quale rappresentante politico culturale della Regione, del presidente della Regione Erik Lavevaz, che ha portato i suoi saluti, e di Luciano Caveri, assessore competente del settore della cooperazione transfrontaliera e moderatore della giornata. L’incontro virtuale è stato registrato e sarà visibile e riproducibile sul sito del programma Interreg e ha riguardato sia l’approccio politico istituzionale verso i temi della cultura e sia la presentazione dei progetti specifici previsti dal Pitem quali: far conoscere, salvaguardare e scoprire per promuovere. L’insieme dei progetti beneficerà di un contributo di circa 6,6 milioni, ripartiti in modo quasi simile fra le due nazioni - 3,4 milioni di euro per l’Italia e 3,2 milioni di euro per la Francia - e che vede la partecipazione di 10 partner, 5 per nazione, e di 5 enti attuatori. Si tratta di un impegno nuovo nella programmazione: è il primo piano integrato a tema culturale dell’area Alcotra. Una sfida promossa dalla Regione con la volontà di creare dei legami fra il patrimonio ambientale e quello storico che possano far nascere quelle sinergie che le modalità del turismo e le condizioni del cambiamento climatico impongono, per poter mantenere attivo il tessuto economico regionale, attualmente molto provato dalla situazione sanitaria in corso. Anche se l’evento si è dovuto svolgere a distanza, alla presentazione hanno partecipato circa 200 persone collegate tramite le piattaforme di videoconferenza o con la diretta su YouTube. I lavori del Pitem saranno documentati e condivisi con il territorio e, in particolare, dagli operatori interessati a creare dinamiche di fruizione del nostro patrimonio storico culturale, sia materiale che immateriale. I canali utilizzati saranno quelli dei social ma si cercherà di approfittare del miglioramento delle condizioni legate alla stretta sanitaria per organizzare incontri diretti fra le persone e visite ai monumenti oggetto di studio e di valorizzazione da parte degli uffici regionali.

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