La Regione acquisterà il Castello di Introd per una cifra di circa 3,5 milioni di euro
La Regione ha riaperto la trattativa con la famiglia Caracciolo di Brienza relativamente all’acquisizione del castello di Introd, malgrado la revoca del comodato di utilizzo dello storico complesso a favore del Comune, comunicata nelle scorse settimane dalla proprietà. Uno sgarbo che però non sembra avere creato problemi all’Amministrazione regionale che pare stia trattando, euro più euro meno, sulla cifra di 3 milioni e mezzo, un impegno finanziario ragguardevole e per parecchi ancora fuori dalla logica di mercato per beni del genere. Certo se si guarda alla precedente richiesta, poi decaduta insieme al mancato esercizio della prelazione ma anche alla mancata concretizzazione dell’acquisto da parte di una società immobiliare, il risparmio è di un quarto. Una vicenda complessa, sulla quale proprio la Regione aveva invitato la magistratura a porre gli occhi, però proprio la mancanza di un successivo rogito notarile di conferma della vendita non ha fatto ravvisare nessun tipo di reato. Ora si parla appunto nelle stanze segrete di piazza Deffeyes di 3 milioni e 500mila euro, una cifra che non è stata annunciata dal presidente Renzo Testolin nel corso dell'ultima seduta del Consiglio Valle, in occasione della risposta ad una interrogazione del Gruppo della Lega VdA che di fatto ha annunciato che la Regione procederà all'acquisto del castello. Il tutto si concretizzerà attraverso lo stanziamento dei fondi nel corso del prossimo assestamento di bilancio. Soddisfazione ma anche cauto ottimismo per l'esito della vicenda viene espressa dal sindaco di Introd, Vittorio Anglesio: «Siamo felicissimi, personalmente sono contentissimo perché tutta la comunità di Introd e la Valle d'Aosta hanno di nuovo a disposizione questo piccolo gioiello che è il castello di Introd. Al momento non sono ancora a conoscenza dei dettagli e dunque mi limito a esprimere, dopo aver ascoltato le parole del presidente Testolin in Consiglio la soddisfazione per l'esito finale della vicenda.»
Rispetto allo scorso anno comunque, quando le consigliere di Progetto Civico Progressita Erika Guichardaz e Chiara Minelli criticarono a gran voce l’Amministrazione regionale sottolineando l’impellente esigenza di esercitare il diritto di prelazione sul bene storico, il risparmio di oltre 1 milioni di euro per le casse regionale dovrebbe fare arrossire qualcuno. Come pure dovrebbe fare comprendere che probabilmente esistono ancora dei margini di manovra per pagare un prezzo più vantaggioso.
Nel frattempo, dopo la revoca del comodato d’uso nei confronti del Comune di Introd, che si è subito opposto, esiste un quadro di incertezza, visto che è in forse il regolare svolgimento delle manifestazioni già programmate e confermate per l'estate 2023, organizzate in stratta collaborazione con la Fondation Gran Paradis.