La rabbia dei residenti: «Nell’antica via Ponte Romano regna il degrado»

La rabbia dei residenti: «Nell’antica via Ponte Romano regna il degrado»
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«Di sicuro a questo degrado bisogna porre rimedio». A sostenerlo sono i residenti in via Ponte Romano, nell’antico cuore di Aosta. Una protesta che merita attenzione: deiezioni canine, urina con lunghe tracce lasciate lungo la strada, asfalto sconnesso e mal rattoppato, tombini non a livello stradale che con la pioggia creano pozze, graffiti osceni su muri e cancelli e poi secchi stracolmi di spazzatura messi fuori dalle abitazioni che rilasciano miasmi in estate. Il tutto in 300 metri di strada che rientrano nel centro storico, quindi un pessimo biglietto da visita per quei turisti che una volta ammirato il Ponte in Pietra percorrono la via. Ma l’elenco delle brutture purtroppo non finisce qui, come sottolinea un residente, Giovanni Donato, pensionato 69enne invalido civile al 100 per cento. «Questa è una Zona a traffico limitato e a senso unico, - evidenzia Giovanni Donato - ma in barba a qualsiasi legge le auto arrivano da entrambe le direzioni senza limitazioni. Inoltre, essendoci il divieto di sosta su ambo i lati, spesso i veicoli vengono lasciati sulla strada bloccando così il passaggio di altri mezzi. Non è un problema secondario. Anni fa, divampò un incendio in un appartamento, ma l'autobotte dei Vigili del Fuoco non riuscì a passare se non in retromarcia e rientrando dall'altra direzione». Insomma, una terra di nessuno dove non valgono le regole più elementari. «Noi residenti - sostiene Giovanni Donato - siamo abbandonati al nostro destino, ben sapendo che se chiami le Forze dell'Ordine nessuno arriverà. Invece sarebbe preziosa una loro presenza costante». Un aiuto, anche se non sarebbe la soluzione di tutti i mali, secondo gli abitanti potrebbe giungere dall'installazione di telecamere di sorveglianza. «Ma la risposta dell'Amministrazione comunale è che mancano i soldi, - afferma Giovanni Donato - pertanto le uniche presenti sono due di un’attività ricettiva posizionate nelle vicinanze del Ponte Romano». Ecco perché i residenti si chiedono: «Dato che questa è una zona riconosciuta come centro storico, perché la Soprintendenza ai Beni culturali non interviene?». Disagi che Giovanni Donato vive in prima persona, perché pur essendo invalido non ha un posto dove parcheggiare la sua macchina. «Quindi devo cercare uno stallo di sosta nei paraggi - si sfoga Giovanni Donato - e, quando lo trovo, è distante da casa mia con tutte le difficoltà che ciò comporta». Insomma, via Ponte Romano è da rivalutare per il benessere dei suoi residenti ma anche in quanto luogo storico della città e pertanto importante per la promozione turistica. Giovanni Donato, che è diventato il portavoce del malessere di chi vive qui - una cinquantina di famiglie - e abita nella via da oltre 20 anni, spera che con questo appello l'Amministrazione comunale faccia la sua parte, anche se non nasconde il suo scetticismo.

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