“La psicologia dei fenomeni mafiosi”: convegno all’Università della Valle d’Aosta

Pubblicato:
Aggiornato:

Giovedì 13 ottobre, dalle 14.30 alle 19, il Dipartimento di Scienze umane e sociali dell’Università della Valle d’Aosta organizza un convegno dal titolo “La psicologia dei fenomeni mafiosi”. L’incontro si svolgerà nell’Aula magna dell’Ateneo, in Strada Cappuccini ad Aosta. L’evento è patrocinato dal Comune di Aosta.

«Le mafie non sono soltanto un fenomeno militare, - si legge in una nota dell’Università della Valle d’Aosta - capace di creare alleanze, di controllare il territorio e l'economia. Sono un fenomeno socio-psicologico, che è riuscito a far coincidere cultura, comunità, famiglia, individui. E per sconfiggerlo lo Stato deve riuscire a cambiare l'identità, la cultura e il tessuto psicologico di molte aree del sud e del nord». Perché il mafioso si può affermare solo con la violenza e si sente forte solo grazie al "gruppo"? Perché lo Stato viene concepito come incapace di tutelare i cittadini? Perché la famiglia è il luogo delle "regole" mentre il "pubblico" ne è l'esatto contrario? Qual è la percezione delle mafie e della corruzione in Valle d’Aosta? Come si è sviluppato il processo di insediamento della ‘ndrangheta in Valle d’Aosta? Questi alcuni degli interrogativi che verranno trattati nel convegno attraverso l’illustrazione di ricerche sul campo svolte al sud e al nord dove le mafie si sono diffuse. Al convegno interverranno Girolamo Lo Verso, docente universitario fuori ruolo, Gianni Nuti, sindaco della città di Aosta e docente universitario, Donatella Corti dell’Associazione “Libera, nomi e numeri contro le mafie”, Beatrice Caddeo dell’Osservatorio sulla Criminalità organizzata dell’Università Statale di Milano, Maurizio Gasseau, professore associato di Psicologia dell’Università della Valle d’Aosta, e il giornalista Roberto Mancini.

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930