La Protezione Civile in lutto per la perdita di Mauro Peila
Il mondo della Protezione Civile valdostana è in lutto per la perdita di Mauro Peila. Aveva 63 anni e si è spento sabato 23 aprile all’Hospice dell’Ospedale Beauregard di Aosta. La sua passione erano i fuoristrada e proprio per la grande esperienza che aveva maturato con questi mezzi, indispensabili per prestare soccorso in occasione di calamità naturali, era stato uno dei primi ad aderire all’Associazione Valle d’Aosta Motorsport, fondata nel 1988. D’altro canto Mauro Peila aveva cominciato a lavorare presto manovrando mezzi da cantiere nell’impresa del padre Renato, la “Lanzeni & Peila” che aveva sede in via Clavalité ad Aosta, specializzata in scavi e nella costruzione di strade. Quando il genitore era andato in pensione, Mauro Peila aveva proseguito l’attività fino agli anni Novanta per poi cederla ed essere impiegato come autista prima per la Aimeri Ambiente e poi per la Quendoz fino a 2 anni fa quando andò in pensione. Il 21 giugno 1987 si era sposato con Raffaella Marchi, titolare della panetteria in via Lys ad Aosta, con la quale condivideva l’amore per i loro cani, Petra di 10 anni e Spillo di 8 anni. Le prime missioni di Mauro Peila furono per trasportare materiale da Aosta a Casa Speranza, la struttura situata a Campina, in Romania, gestita dalla Congregazione delle Suore di San Giuseppe che accoglie bambini e ragazzi rimasti orfani dai 5 ai 18 anni. Gli anni successivi lo videro impegnato come volontario della Protezione Civile per l’associazione Valle d’Aosta Motorsport, presieduta da Nantas Gheza, in tutti i principali scenari di emergenza italiani: dai terremoti alle alluvioni. Anche durante la pandemia di Covid-19 si era reso sempre disponibile, senza limiti di giorni o di orari, per la distribuzione di guanti e mascherine e di ogni genere di conforto. Nel 2020 aveva vinto la battaglia contro un male incurabile che purtroppo si è ripresentato a dicembre dello scorso anno. I funerali sono stati celebrati domenica scorsa all’Immacolata dal padre oblato Alberto Gnemmi, amico di Mauro Peila che lo aveva conosciuto quando era ad Aosta. Alle esequie erano presenti le 8 associazioni di Protezione Civile con il coordinatore regionale Maurizio Lanivi. Tra i volontari schierati davanti alla chiesa la commozione era palpabile per la perdita di quello che per tutti era un gigante buono, riservato ma sempre disponibile, un autentico maestro e amico per tutti.