La Protezione civile gestirà l’accoglienza dei profughi

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Il presidente della Regione Erik Lavevaz ha riunito nel pomeriggio di giovedì 3 marzo un tavolo di coordinamento per la gestione dell'accoglienza dei cittadini ucraini cui hanno partecipato i rappresentanti delle strutture regionali coinvolte - Dipartimenti Protezione civile, Sanità e Salute, Affari di Prefettura -, dell'Azienda USL, della Croce Rossa Italiana, della Caritas italiana, del Cpel, del Comune di Aosta, del Coordinamento Solidarietà Valle d'Aosta e della Caritas Diocesana. «In Valle d'Aosta quella dei profughi ucraini non è ancora emergenza, ma sicuramente dobbiamo essere pronti e coordinati per una situazione che sta prendendo forma e sostanza in queste ore» dichiara il presidente della Regione Erik Lavevaz. «Sul modello di coordinamento adottato per la gestione dell'emergenza Covid - aggiunge il Presidente della Regione - abbiamo da subito istituito un tavolo, che nei prossimi giorni potrà essere allargato, in cui gestire l'apporto dei diversi soggetti in campo». Secondo quanto ha spiegato il presidente Lavevaz «Anche in base alle indicazioni nazionali, la Protezione civile regionale è il cardine intorno al quale va costruito il sistema di accoglienza». In particolare, la stessa struttura raccoglierà, attraverso il filtro dei Comuni e gli enti del Terzo settore, le disponibilità degli alloggi gratuiti che i valdostani vorranno mettere a disposizione dei profughi, che saranno comunque presi in carico dai servizi sociali regionali. «Per coordinare gli interventi, anche dal punto di vista sanitario - prosegue il presidente Erik Lavevaz - è necessario che tutti i cittadini ucraini che arrivano nella nostra regione segnalino tempestivamente la loro presenza alla Questura attraverso una dichiarazione di ospitalità». Nel frattempo, le strutture sanitarie si stanno attivando per garantire la gestione dell'accoglienza dei nuovi arrivi in base alle disposizioni nazionali in vigore per il contenimento della diffusione dell'epidemia da Covid-19, anche attraverso il coinvolgimento delle Usca. Il tavolo di coordinamento sarà nuovamente convocato a inizio della prossima settimana. La Valle d'Aosta peraltro ha già iniziato ad accogliere i primi profughi in fuga dal conflitto in Ucraina. Nei giorni scorsi 2 famiglie - ad Aosta e a Châtillon - hanno dato ospitalità ad alcuni parenti in arrivo dall'Ucraina, mentre giovedì è arrivata attesa un’altra famiglia: a dar loro una casa è stata una connazionale da anni residente in Valle d’Aosta.

Infine è partito da Aosta la notte scorsa un primo carico di medicinali diretti verso l'Ucraina. La spedizione è organizzata dalla Protezione civile, sulla base degli elenchi di farmaci e presidi medici stilati dal Ministero.

Il valore complessivo del carico è di 40mila euro.

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