La protesta: «Serve un giro di vite sugli aperitivi con musica e ballo»

La protesta: «Serve un giro di vite sugli aperitivi con musica e ballo»
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Il Silb (sindacato delle imprese di intrattenimento da ballo e spettacolo) della Valle d'Aosta punta il dito contro i locali da ballo improvvisati con licenze effettive da bar che, in barba alle regole anti-Covid, permettono ai loro clienti di lasciarsi coinvolgere in intrattenimenti danzanti non ancora permessi dai protocolli in vigore nemmeno nelle zone bianche.

«In due occasioni la settimana scorsa abbiamo assistito ad aperitivi organizzati che poi si sono trasformati in feste con tanto di musica e ballo» spiega Michele Napoli, presidente del Silb VdA. «I bar creano delle vere e proprie serate partendo da una scorretta comunicazione nelle locandine, dove dovrebbe essere indicato in modo chiaro il divieto di ballo e la corretta applicazione dei protocolli», aggiunge. «Si tratta di un comportamento scorretto nei confronti dei nostri associati che sono stati i primi ad abbassare le saracinesche di propria spontanea volontà e da circa un anno non lavorano a causa delle misure restrittive». Ora «accettiamo di essere gli ultimi a riaprire, ma richiediamo però che tutti si attengano alle regole», conclude Napoli, precisando che, al momento del via libera del Governo, per organizzare eventi di questo tipo è necessario essere in possesso della licenza «intrattenimento danzante». La Silb VdA fa quindi appello alle forze dell'ordine affinché vengano effettuati controlli più serrati in vista delle numerose feste già programmate per l'estate e alla Siae affinché non si limiti alla sola verifica del pagamento dei diritti, ma si accerti anche del tipo di licenza posseduta dal richiedente a garanzia del rispetto delle regole.

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