La proroga della chiusura per lavori della Strada Provinciale numero 73 inasprisce lo scontro istituzionale tra i Comuni di Borgofranco e Nomaglio

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Minaccia di aggravarsi la contesa tra il Comune di Borgofranco e quello di Nomaglio in merito alla nuova chiusura della Strada Provinciale numero 73 per i lavori sulla carreggiata, dal momento che una proroga del blocco della percorribilità della Provinciale di Croce Serra nel territorio di Borgofranco - dal chilometro 4,350 al chilometro 5,100 - è stata decisa con un’ordinanza dalla Città Metropolitana di Torino emessa in questi giorni, a decorrere da lunedì 10 gennaio sino a sabato 12 febbraio, con la deviazione del traffico su percorsi alternativi individuati da un’apposita segnaletica.

Il cantiere sull’arteria stradale si era reso necessario per effettuare le operazioni di regimazione delle acque a monte dei Balmetti di Borgofranco e della località di San Germano, garantendo così la messa in sicurezza dell’abitato. In sostanza, si trattava di realizzare un canale di gronda sotterraneo per la raccolta dell’impluvio, al centro della provinciale che collega Biò e Andrate, che confluirà nello scolmatore per riversarsi infine nel bacino di laminazione. Un’operazione del costo di circa 1 milione di euro, finanziata dal Ministero dell’Ambiente.

L’ordinanza metropolitana ha evidenziato che se in caso di maltempo si dovesse procedere alla chiusura della Provinciale 72 di Nomaglio, individuata come viabilità alternativa, la ditta esecutrice delle opere dovrà tempestivamente ripristinare il transito lungo la Provinciale 73, oggetto dell’attuale intervento, entro 5 ore.

Il cantiere, prevedendo la chiusura della Strada Provinciale numero 73, aveva suscitato, l’anno scorso, polemiche e proteste da parte del Comune di Nomaglio e dell’Unione Montana del Mombarone, che ritenevano foriero di numerosi disagi scontati dalle attività commerciali, per la riduzione del volume degli affari, e dagli stessi residenti di Nomaglio, costretti percorrere scomode vie alternative per andare a scuola e al lavoro, con l’allungamento del percorso anche di 40 minuti in andata e ritorno, considerando anche che la viabilità alternativa sulla Provinciale 232 di Settimo Vittone, in periodo invernale di pioggia o gelo, non sarebbe stata la più indicata sotto il profilo della sicurezza legato all’aumento di traffico.

Si era quindi giunti a intentare un ricorso al Tar contro l’ordinanza di chiusura della Provinciale 73, al quale si sarebbe potuto rinunciare solo qualora i lavori fossero stati portati a termine ai primi di gennaio.

Ellade Peller, sindaco di Nomaglio, a fronte dell’ordinanza della Città Metropolitana, ha così commentato la questione: «Rimarco l’inaffidabilità del primo cittadino di Borgofranco, che non ha tenuto fede agli impegni presi davanti al Tar, cioè di portare a termine il cantiere entro i primi giorni di gennaio, lavorando per quanto possibile anche durante i periodi di festività. Al momento stiamo valutando il da farsi».

In merito al protrarsi di un mese del cronoprogramma dei lavori, il sindaco di Borgofranco d’Ivrea Fausto Francisca ha reso noto che «indubbiamente i lavori si sarebbero conclusi per tempo, ai primi di gennaio, se il cantiere non fosse stato avviato tardi rispetto alle aspettative, a causa di tutte queste opposizioni. L’avvio a metà ottobre ha fatto saltare le scadenze; la ditta appaltatrice dei lavori si è poi fermata per la pausa delle festività natalizie. L’ordinanza di proroga della chiusura dell’arteria è stata emessa dalla Città Metropolitana, non dal Comune di Borgofranco».

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