La programmazione della Saison Culturelle alla Imarts di Carpi

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Sarà la società Imarts, International music and arts, di Carpi, in provincia di Modena, a occuparsi della programmazione della Saison Culturelle - il principale cartellone degli eventi culturali finora organizzato internamente dalla Regione - per i prossimi 2 anni, a partire dalla stagione 2023-2024. La ditta del modenese si è aggiudicata la procedura di gara per l'affidamento del lotto 1 relativo all'organizzazione del calendario degli spettacoli. Dopo aver acquisito le informazioni aggiuntive necessarie agli uffici per poter procedere all'assegnazione, lunedì scorso è stata approvata la determina da parte di Inva e l’aggiudicazione è diventata ufficiale. Oltre al lotto 1 relativo alla programmazione della rassegna - per il quale erano in lizza anche la rete d'imprese formata da Il Contato del Canavese e Opere Buffe, seconda per punteggio, e la compagnia teatrale valdostana Palinodie, terza - il bando di gara dal valore di 3,9 milioni di euro prevedeva altri 3 lotti: quello relativo alla gestione tecnica del teatro Splendor di Aosta e del servizio di ristoro (lotto 2), affidato alla società cooperativa valdostana Dreamlight - unica ad avere presentato domanda - per 234.566 euro (iva esclusa), a cui si aggiunge quello relativo al servizio di pulizie (lotto 4), andato alla società Ver.Pul. per 88mila euro. È invece andato deserto il lotto 3 che riguardava la manutenzione ordinaria degli impianti scenotecnici e degli arredi, per il quale si è proceduto con l'affidamento diretto alla ditta Decima srl.

«Si tratta di ditte che hanno lavorato già in precedenza con la struttura Attività culturali. - spiega Alessia Favre, dirigente reggente della struttura che si è sempre occupata dell'organizzazione della Saison - Hanno presentato spettacoli o a cui l’Amministrazione si è rivolta per l'organizzazione di spettacoli già nelle scorse edizioni della Saison. Garantiscono un alto livello, quindi non siamo preoccupati».

Quanto al calendario degli appuntamenti, la proposta - spiega l’assessore ai Beni Culturali Jean-Pierre Guichardaz - «ricalca dal punto di vista numerico lo schema che ci siamo dati ultimamente per l'organizzazione della Saison: sono previsti 11 spettacoli teatrali, di cui 4 in lingua francese, 2 di musica, 2 di musica classica, un gospel, un progetto per le famiglie e le scuole, un musical, un'opera o operetta, 2 varietà, 2 spettacoli di danza e arti circensi. A questi, si aggiungono 5 spettacoli - tra cui uno in francoprovenzale in programma martedì 30 gennaio per la fiera di Sant'Orso - provenienti dal territorio. Questo per tranquillizzare coloro che pensano che il territorio non sia sufficientemente attenzionato. La selezione degli operatori locali non verrà fatta direttamente sulla base dei desiderata del politico di turno ma attraverso un sistema che abbiamo consolidato da un paio d'anni che è quello della call, che consiste in una chiamata pubblica che prevede la presentazione di progetti e la loro valutazione da parte di una commissione tecnica».

La decisione di esternalizzare l'organizzazione della Saison Culturelle era stata presa dalla Giunta regionale per via delle carenze di personale interne alla struttura Attività culturali che da sempre si era occupata della programmazione della rassegna e a cui ora, come previsto nel bando di gara, spetterà l'ultima parola sugli spettacoli.

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