La programmazione artistica del Castello Gamba
Con una deliberazione di lunedì scorso, 3 maggio, la Giunta regionale ha approvato la proposta di programmazione artistica biennale 2021-2022 per il Castello Gamba di Châtillon presentata da L’Eubage di Aosta di Enrico Montrosset e Luca Bich nonché la sua realizzazione a partire dal mese di maggio e per l’anno 2022 con una spesa complessiva massima di 66.530 euro. Quindi per il 2021, nell’ambito della realizzazione di attività collaterali alla mostra “Da Leonardo a Giugiaro - origini del design e moderno rinascimento” - che sarà aperta al pubblico da giugno a settembre -, si terranno giovedì 17 giugno uno spettacolo di teatro disegnato, domenica 8 agosto uno evento di arte circense, sabato 18 e domenica 19 settembre la terza edizione del Gamba Fest e poi, in date da definire, l’incontro intitolato “Il cinema, il design, l’arte” a ottobre oltre a una tavola rotonda di carattere filosofico a novembre e un’altra sulla comunicazione contemporanea a dicembre. Per il 2022 è prevista l’organizzazione di una decina di eventi e sia per quest’anno che per il prossimo a L’Eubage sono affidati l’ideazione del programma di attività e il supporto scientifico per l’organizzazione di eventi culturali al Castello Gamba di Châtillon. L’assessore ai Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio Jean-Pierre Guichardaz, ricordato che le prime azioni intraprese con un’apposita deliberazione della Giunta regionale «Miravano ad attribuire al Castello Gamba una riconoscibilità che permettesse di ricondurre una serie di attività e iniziative nel settore dell’arte contemporanea al sito di Châtillon», sottolinea «Che la progressiva diffusione dell’emergenza sanitaria da Covid-19, con le chiusure di musei e siti culturali nel 2020, ha di fatto impedito la piena realizzazione di tale programma culturale, che è stato limitato nell’attuazione degli eventi in origine previsti». Infine l’assessore Jean-Pierre Guichardaz evidenzia: «Nonostante le limitazioni conseguenti alla pandemia, il castello Gamba conserva la propria vocazione di polo di produzione culturale vivo e attivo e pertanto è di primaria importanza continuare a soddisfare la domanda culturale alimentando un’offerta calibrata e rispettosa del momento storico attuale».