La Procura chiede un rinvio a giudizio per l’elicottero precipitato a Cervinia

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La Procura di Aosta ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo di Giorgio Oliva, 62 anni, di Odolo, in provincia di Brescia, in relazione all'incidente in elicottero costato la vita, il 25 ottobre 2020, ad Alfredo Buda, 59enne lombardo, manager della Iro Spa di Odolo. I 2 stavano rientrando in elicottero da una giornata sugli sci trascorsa a Breuil-Cervinia quando il velivolo era precipitato a circa 3.000 metri di quota in un zona impervia di Cime bianche laghi, fuori dalle piste battute. Gli inquirenti ritengono che, in base alla perizia disposta con incidente probatorio dal Gip - depositata ma non ancora illustrata dal consulente - per accertare la dinamica ed eventuali responsabilità della sciagura aerea, quel giorno mancassero le condizioni di sicurezza necessarie. L'udienza preliminare davanti al gup di Aosta è in calendario mercoledì prossimo, 23 febbraio. L'allarme era scattato in serata, dopo che la centrale di Poggio Renatico, in provincia di Ferrara, aveva ricevuto il segnale (Elt-Emergency locator transmitter) di un possibile incidente, avvisando quindi la Centrale unica del soccorso della Valle d'Aosta. Nelle ricerche - durate oltre 3 ore e caratterizzate dalla scarsa visibilità in quota - erano stati impegnati gli uomini del Soccorso alpino della Guardia di Finanza e del Soccorso alpino valdostano, insieme all'elicottero di Air Zermatt. Giorgio Oliva dopo l'incidente era stato ricoverato all'ospedale di Berna in Svizzera. Le indagini sono coordinate dal pm Luca Ceccanti.

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