La polizia locale chiede le pistole Il Comune frena: sì allo spray

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Gli agenti della polizia locale di Courmayeur hanno scritto al sindaco Roberto Rota, al consiglio comunale, alla questura di Aosta, alla prefettura e all'Arma dei carabinieri. Lo hanno fatto nei mesi scorsi per chiedere di essere armati. Dopo un vertice in questura, dall'Amministrazione comunale è arrivata una frenata: niente manganello d'ordinanza, tantomeno la pistola. Gli agenti avranno a disposizione bombolette spray di tipo "oleoresin capsicum", e faranno un corso per poterle utilizzare. È quanto ha deciso nel pomeriggio di ieri, venerdì 22, il consiglio comunale di Courmayeur, approvando a maggioranza una modifica al regolamento di polizia locale che introduce lo spray nella dotazione degli agenti; l'atto è passato con 10 "sì" della maggioranza e 3 astensioni della minoranza. "La richiesta da parte della polizia locale di avere degli armamenti a difesa personale è stata inviata per lettera" racconta il sindaco Rota. La modalità è stata secondo lui "inusuale" perché sono state coinvolte questura, prefettura e Arma. "Questo ha fatto sì che la questura abbia organizzato una riunione in cui mi hanno invitato. È stato dibattuto il sistema di armamento dei nostri agenti di polizia locale, che deve essere proporzionato ai rischi in cui si opera". La lettera "citava una numerosa serie di interventi, ma tutti quanti ritengono che non ci siano le condizioni per dotare di armamenti completi la stazione di polizia municipale".

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