La “Pianta del ricordo” alla memoria del questore Giovanni Palatucci

La “Pianta del ricordo” alla memoria del questore Giovanni Palatucci
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Nell’ambito di un’iniziativa promossa dal Ministero dell'Interno in ambito nazionale, anche ad Aosta martedì scorso, 24 maggio, è stata messa a dimora in via Guido Rey la “Pianta del ricordo” alla memoria del questore di Fiume Giovanni Palatucci, nato a Montella di Avellino nel 1909 e deceduto nel 1945 nel campo di concentramento di Dachau. Alla cerimonia erano presenti il presidente della Regione Erik Lavevaz, il sindaco di Aosta Gianni Nuti e l'assessore all'Istruzione Luciano Caveri. Il questore di Aosta Ivo Morelli che presenziando ha ricordato la figura e la vita di Giovanni Palatucci. Diventato Questore reggente nel 1944, Paltucci riuscì a salvare la vita a migliaia di cittadini, molti dei quali ebrei. Un’attività di contrasto alla ferocia nazista che però fu presto scoperta, tanto che il 13 settembre del 1944 venne arrestato dalla Gestapo con un’accusa che gli costò una condanna a morte, pena commutata con il trasferimento nel campo di concentramento di Dachau. Stenti e sevizie subite però lo portarono ugualmente alla morte il 10 febbraio del 1945 a soli 36 anni, a poche settimane dalla Liberazione, e il suo corpo venne gettato, assieme a quelli di centinaia di ebrei e di antifascisti, in una fossa comune sulla collina di Leitenberg. Solo negli ultimi decenni è stata riportata alla luce la memoria del funzionario di Pubblica Sicurezza «Che mai divenne complice dell'Olocausto, fulgido esempio di umanità, solidarietà ed altruismo»ha ricordato il questore Ivo Morelli. Non a caso, nel 1990, Giovanni Palatucci la Yad Vashem - l’Ente nazionale ebraico per la memoria della Shoah - ha riconsociuto Giovanni Palatucci “Giusto tra le Nazioni”. Nel 2004 un altro importante riconoscimento è giunto dal Tribunale Diocesano con la conclusione del processo di I° grado per la beatificazione che ha proclamato Giovanni Palatucci “Servo di Dio”. Nel suo intervento, il presidente Erik Lavevaz ha parlato del grande significato della manifestazione: «È importante è che ci siano i ragazzi delle scuole, perché saranno proprio loro che porteranno avanti il ricordo della storia». Il sindaco Gianni Nuti ha rammentato che in Francia «Da anni esiste la tradizione di piantare alberi nei parchi in ricordo di personaggi illustri» mentre l’assessore regionale Luciano Caveri ha affermato che piantare l’albero accanto alla Torre dei Balivi «Ha il suo significato, in quanto sebbene oggi sia la sede del Conservatorio, nei tempi passati fu una prigione dove vennero internati anche tanti antifascisti». Oltre agli studenti della terza C della scuola media San Francesco di Aosta, che hanno provveduto alla alla piantumazione, era presente pure il sindaco di Belel, in Camerun, Abbo Aboubakar in visita di cortesia ad Aosta.

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